Progettavano la rapina a un portavalori, per sfruttare la disponibilità di armi.
È il retroscena contenuto nelle 376 pagine di ordinanza di custodia cautelare, a firma del gip Simona Panzera, che ha permesso di sgominare un’agguerrita associazione a delinquere, specializzata nel traffico di droga, attiva nel Basso Salento.
Il 21 luglio del 2019 veniva, infatti, captata una conversazione tra Emanuel Pierri (finito in carcere), C.P. e V.Z. (indagati a piede libero) in cui veniva programmato l’assalto ad un portavalori con l’uso di armi da guerra, “a disposizione di noi”, come afferma Pierri. Ed egli presentava C.P. ad un suo parente, paragonandolo a Vallanzasca, nell’abilità a condurre veicoli, aspetto ritenuto utile per darsi alla fuga in caso di inseguimento delle forze dell’ordine.
Ecco uno stralcio della conversazione.
Emanuel Pierri: “Questo di banche, poste se la sbriga lui… quello è buono per portare la macchina….si è fatto 10-15 anni per questo motivo qua”
C.P.: “Il corriere faccio (ride)”
Emanuel Pierri: “seria è… contanti in mano… e ci sistemiamo non è che… a vita”
Parente: “incomprensibile… chi sono… incomprensibile”
Emanuel Pierri: “portavalori”
Nel corso della conversazione, Emanuel Pierri, C.P. e V.Z. programmavano i ruoli di ogni componente. E Pierri riferiva che avevano la disponibilità di un kalashnikov, due pistole ed un fucile a pompa. E continuava, dicendo: “… abbiamo giubbotti, quantu pare che andiamo e scendiamo, il palo lo fai te (riferito a C.P., n.d.r.)… gli diciamo, scendi con la valigia …con il passamontagna…..dammi i soldi….lo mettiamo alla sbarra… ci infiliamo in macchina e partiamo”.
Nel prosieguo della conversazione, programmavano di procurarsi le foto di moglie e figli dei vigilanti in modo che questi si sentano costretti a fermare il mezzo.
E ancora, discutevano del giorno in cui avrebbero agito con un’auto di grossa cilindrata, dicendosi pronti a sparare se non si fossero fermati, provocando se necessario un incidente.
C.P.: “E gli spariamo, se dobbiamo sparare, spariamo si”
E infine, Pierri vagheggiava la spartizione del bottino e la fuga, dicendo: “E poi ci facciamo una settimana a Torino, giusto per defriscare”.
