La “banda del caveau” era pronta a nuovo colpo. Tutti i dettagli nelle numerose intercettazioni

Nell’ordinanza a firma del gip Simona Panzera emergono i particolari, attraverso le numerose conversazioni intercettate dagli inquirenti.

Erano pronti ad un nuovo colpo, dopo la rapina al caveau della Bnl di piazza Sant’Oronzo.
Nell’ordinanza a firma del gip Simona Panzera emergono i particolari, attraverso le numerose intercettazioni acquisite dagli inquirenti.

In una conversazione, emergeva che il Fiore avesse reclutato il Mazzotta per una nuova azione criminosa in fase di preparazione. Le captazioni registrate permettevano di comprendere come nel nuovo piano ordito da Fiore e Romano, fosse prevista anche la partecipazione di Zecca, le cui competenze informatiche risultavano essenziali per il buon fine dell’operazione. Il 16 aprile del 2019, In una conversazione intercorsa tra Zecca e Fiore, quest’ultimo si raccomandava di “tenersi pronto per un fine settimana fuori”, dopo le festività pasquali.

Dopo essersi incontrati a Termoli, Zecca e Fiore si recavano a Vasto dove incontravano Romano. E poi ci sono numerose intercettazioni telefoniche, finalizzate alla ricerca ed all’acquisto di martelli pneumatici e di uno strumento per la duplicazione delle chiavi. E parlando con una sua interlocutrice, sebbene fosse stato incoraggiato ad allontanarsi “da quella gentaglia”, Zecca verosimilmente a causa delle sue precarie condizioni economiche sperava di essere arruolato per un nuovo lavoro e dice: ” di quel lavoro che dovevo fare. E prima si e poi no, poi mi chiama a me “se aspetto te si fa Pasqua” e io dico ” meh pronti, pronti” e poi non si fa vedere”.

E poi, come emerge dalle intercettazioni telefoniche, Zecca si sarebbe impegnato nella costruzione di un impianto di video sorveglianza, realizzato utilizzando telecamere, ripetitori WI-FI ed una scheda con giga illimitati.

Si apprendeva infine che Zecca aveva fatto rientro a Veglie senza aver ultimato il compito assegnatogli, ragion per cui il lavoro, che sembrava dover essere realizzato prima a Termoli e poi a Napoli, non veniva portato a termine.



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