Nella mattinata di oggi, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, stanno dando esecuzione ad un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici, emesso dal Gip Silvia Saracino, nei confronti di due pubblici ufficiali, cui sono contestati i reati di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, falso e soppressione di atti pubblici.
L’indagine ha avuto ad oggetto una serie di condotte, principalmente, a carico di tre dipendenti della Polizia Locale del capoluogo (di cui due destinatari della misura), di un dipendente di una società municipalizzata di Lecce e di uno della Polizia Provinciale che, secondo la ricostruzione investigativa del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di “Piazzetta dei Peruzzi”, comandato dal Tenente Colonnello Giulio Leo, avrebbero commesso una serie di episodi finalizzati ad annullare e/o archiviare verbali per violazioni al Codice della Strada (oltre 500 i casi analizzati) elevati a a molte persone, legati da rapporti di amicizia e/o di interesse.
L’inchiesta, coordinata dal pm Alessandro Prontera ha preso il via nel 2019. Si tratta di una costola dell’indagine del 2014 sulle case popolari.
La misura interdittiva riguarda le vigilesse Luisa Fracasso, 49 anni e Loredana Valletta, 57 anni, entrambe di Lecce.
Sono 46 in tutto gli indagati, tra cui l’attuale consigliere comunale di minoranza Antonio Finamore, di 63 anni, capogruppo di Andare Oltre-PrimaLecce. All’epoca dei fatti, era consigliere comunale di maggioranza, nella prima giunta di Carlo Salvemini.
Indagato anche Luca Pasqualini, 48 anni di Lecce, ex assessore comunale alla Mobilità della giunta guidata da Paolo Perrone. Tra gli indagati compaiono anche Piervitale Frassanito, 61 anni di Diso, maresciallo della Polizia provinciale di Lecce; Carlo Corvino, 48 anni di Lecce, dipendente della Polizia Locale e la 51enne Francesca Vallone, dipendente della Lupiae Servizi.
In base all’ipotesi accusatoria, Pasqualini sarebbe il promotore e l’organizzatore del gruppo criminale, di cui Finamore è ritenuto l’organizzatore insieme alla convivente Luisa Fracasso e alla Valletta. Invece, Corvino è ritenuto partecipe dell’associazione insieme a Frassanito.
Tra gli altri indagati compaiono i soggetti che avrebbero ottenuto in maniera fraudolenta l’annullamento dei verbali.
Le indagini, svolte nei confronti di 46 persone, anche tramite l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, sembrerebbero aver fatto emergere, nelle condotte corruttive, non solo l’ottenimento di utilità di vario genere (ticket per pubblici spettacoli, biglietti per le giostre, addobbi per matrimoni e servizi di trasloco), ma anche il rafforzamento del consenso elettorale in capo ad alcuni politici locali.
Le condotte contestate hanno interessato, nel tempo, anche personale appartenente ad altre Pubbliche Amministrazioni (non attinte però da alcuna misura cautelare), consentendo agli indagati di ampliare le conoscenze e le relazioni in maniera trasversale, garantendo, in un meccanismo di reciproca disponibilità allo scambio di favori, l’annullamento di atti amministrativi.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con il pm Alessandro Prontera testimonia il perdurante impegno delle Fiamme Gialle a presidio della sicurezza del Paese e nel contrasto delle condotte che impattano sul regolare e trasparente funzionamento della Pubblica Amministrazione.
Naturalmente, il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Gli interrogatori di garanzia si svolgeranno nella mattinata di venerdì.
Luisa Fracasso e Loredana Valletta sono assistite rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Corleto ed Amilcare Tana.