“Altri detenuti con febbre alta”: interrogati “da remoto” per precauzione gli autori della rapina a San Cataldo

Al termine dell’udienza di convalida, i tre giovani accusati della rapina a San Cataldo verso un 58enne, hanno ottenuto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Si torna alle udienze “da remoto” per contenere il rischio di trasmissione del covid-19. In mattinata, era prevista la convalida di tre arresti presso la casa circondariale di Borgo San Nicola. Il gip Cinzia Vergine ha ritenuto più opportuno svolgere l’udienza per mezzo della piattaforma teams, come nella fase 1 e 2 dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Difatti, in queste ore, due detenuti – che si trovano nel nuovo reparto del carcere con celle separate, allestito in questa fase di emergenza sanitaria – hanno avvertito febbre alta.

È scattata così la procedura sanitaria prevista in questi casi e saranno sottoposti a tampone per verificare se abbiano contratto il covid-19. Invece, nella giornata di ieri, lo stesso giudice ha rinviato le udienze previste.

Ritornando alla giornata di oggi, l’udienza di convalida si è svolta con il gip collegato in modalità “da remoto” dal tribunale. Riguardava gli arresti di tre giovanissimi per la rapina ed il pestaggio verso un 58enne di Lecce, durante una passeggiata notturna nei pressi del faro di San Cataldo.

Marco Murati, 18enne di Lecce,Pierre Louise Blaise Bartoccioni di Tricase e Benjamin Dali originario della ex-jugoslavia, entrambi 20enni sono stati sentiti dal gip, alla presenza degli avvocati Benedetto Scippa, Raffaele Benfatto e Roberto Bray, ed hanno risposto alle domande. Al termine dell’udienza, il giudice ha convalidato gli arresti e disposto i domiciliari con braccialetto elettronico.

La violenta rapina risale alla giornata di martedì. I tre ragazzi, con il volto coperto da una mascherina chirurgica, hanno preso a calci e pugni un 58enne per impossessarsi dell’auto, una Fiat Grande Punto, di un orologio e denaro contante. La fuga con il bottino è durata poco grazie alla targa dell’auto, ritrovata parcheggiata in una via a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Non distante dall’abitazione di un volto noto alle forze dell’ordine. E così, gli agenti della sezione volanti della questura di Lecce, hanno arrestato in flagranza di reato Marco Murati, Pierre Louise Blaise Bartoccioni e Benjamin Dali. I tre sono stati condotti in carcere come disposto dal sostituto procuratore Roberta Licci. Rispondono di rapina aggravata in concorso.

 

 



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