32enne freddato da tre colpi di pistola. Killer reo confesso dinanzi al gip

L’udienza di convalida si terrà domani, nel carcere di Borgo San Nicola. Nella mattinata di giovedì dovrebbe svolgersi l’autopsia. E come atto dovuto risulta indagato per omicidio anche A. S., 26enne di Matino

Dopo la confessione davanti ai pm dell’omicidio di Antonio Amin Afendi per Lucio Sarcinella ci sarà l’interrogatorio dinanzi al gip. L’udienza di convalida del fermo è prevista nel pomeriggio di domani, alle ore 15, presso il carcere di Borgo San Nicola. Il 27enne di Casarano, difeso dall’avvocato Simone Viva, potrà scegliere se parlare con il giudice, confermando quanto già affermato, magari aggiungendo nuovi particolari, o se avvalersi della facoltà di non rispondere.

E successivamente, il gip Anna Paola Capano, deciderà se convalidare il fermo e confermare il carcere.

Invece, nella mattinata di mercoledì dovrebbe svolgersi l’autopsia per stabilire con esattezza le cause e le circostanze della morte di Afendi.

E nell’avviso di conferimento dell’incarico al medico legale compare oltre a Lucio Sarcinella, anche il nome dell’altro indagato. Si tratta di A. S., 26enne di Matino che risponde, come atto dovuto, di concorso in omicidio e in porto abusivo d’arma. Va detto che è già stato ascoltato dagli inquirenti, chiarendo la propria posizione e non è sottoposto ad alcuna misura cautelare, poiché indagato a piede libero. Ed attraverso il proprio legale Giovanni Carlino, potrà nominare un consulente di parte. Stesso discorso per Sarcinella e per i familiari della vittima.

Il primo interrogatorio

Va detto che Lucio Sarcinella, nella serata di sabato, ha confessato al termine di un lungo interrogatorio, dopo essersi costituito presso la caserma dei carabinieri di Casarano. Davanti ai pm Giovanna Cannarile e Rosaria Petrolo, egli ha sottolineato che Antonio Amin Afendi, 33enne di Casarano, aveva rivolto minacce alla sua famiglia e anche a sua moglie poche ore prima dell’omicidio. Come riportato nel decreto di fermo, Sarcinella ha dichiarato davanti agli inquirenti: «Mia moglie mi ha anche contattato per telefono, chiedendomi dove fossi, le ho risposto che ero in giro e quindi mi ha chiesto di raggiungerla in quanto spaventata perché seguita da Afendi. Le ho detto di stare tranquilla, che ci avrei pensato io perché ormai stanco di questa situazione» Ed il 27enne ha poi recuperato la pistola nascosta sotto un cumulo di pietre, in una campagna sulla via per Taurisano, nei pressi della linea ferroviaria. Ed ha aggiunto nel corso dell’interrogatorio «Dopo aver fatto qualche giro in paese ho incrociato Afendi sotto i portici. Con il suo modo arrogante si è avvicinato…. Gli ho detto se hai qualche problema con me rimanga tra me e te, la mia famiglia lasciala stare». Afendi risponde «scendi scendi».

A quel punto – ha riferito Sarcinella –  «Ho aperto la portiera e mentre ero ancora seduto gli ho esploso un primo colpo tant’è che ha iniziato a barcollare. Sono sceso dalla macchina. Ho esploso il secondo colpo e poi ancora, quando era già a terra, un terzo colpo».  E l’amico che era in macchina con lui, gli avrebbe detto « Ti sei rovinato la vita » e lui avrebbe risposto «Portami a casa e perditi».

Dopo l’omicidio, Sarcinella, inoltre, ha inviato un messaggio vocale alla moglie incinta, dicendo in dialetto tra le altre cose «Scusami amore mio, per favore non fare mancare nulla al nostro futuro figlio».

Ora si attendono gli esiti dell’interrogatorio dinanzi al Gip