Procura di Lecce su Appello Twiga, “Nessuna assoluzione nel merito, eccezion fatta per il reato di occupazione abusiva”

Nella nota, inoltre, si legge: “Pende tuttora in primo grado il processo per le vicende corruttive connesse anche alla realizzazione del Twiga”.

La Procura della Repubblica di Lecce, in una nota, precisa alcuni aspetti relativi alla sentenza del processo di Appello sul caso Twiga, a seguito delle polemiche sorte dopo il pronunciamento dei giudici.

Si legge nella nota, a firma del procuratore capo facente funzioni Guglielmo Cataldi: “In relazione alle vicende relative alla realizzazione del “Twiga “ nel territorio del comune di Otranto, occorre precisare che, così come evidenziato dalla stragrande maggioranza degli organi di informazione ma evidentemente mal interpretato da terzi, la Corte d’Appello di Lecce con la decisione del 9.12.2024 non ha pronunciato , eccezion fatta per il residuale reato di occupazione abusiva contestato a Cariddi Pierpaolo e De Santis Raffaele, alcuna sentenza di assoluzione nel merito, limitandosi a rilevare l’intervenuta depenalizzazione del reato di abuso d’ufficio contestato agli imputati e la prescrizione per i restanti reati. Quanto alla illiceità delle opere significativa è la disposta trasmissione degli atti al Comune di Otranto ai sensi dell’art. 31 dpr 380/01”.

Ed in conclusione della nota, si legge: “Giova ricordare, per completezza d’informazione, che pende tuttora in primo grado il processo per le vicende corruttive connesse anche alla realizzazione del Twiga”.



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