Lavoratori irregolari, in nero e senza distanziamento: sospesa e multata un’attività

I dipendenti (in nero e irregolari) stavano lavorando senza rispettare il distanziamento di almeno un metro previsto per evitare la diffusione dei contagi.

Combattere il lavoro nero e, dato il momento delicato, controllare il rispetto delle misure di prevenzione necessarie ad evitare la diffusione del Coronavirus. Per questo gli uomini in divisa hanno acceso i riflettori sulle imprese del territorio. Questa volta, sono scesi in campo i Carabinieri della stazione di Parabita che, con l’aiuto dei colleghi dell’Ispettorato del Lavoro, hanno scoperto in un’attività 5 lavoratori in nero e 7 irregolari. Tutti al lavoro senza il rispetto del ‘distanziamento’ necessario per rendere sicuro il posto in caso di contagi.

Al termine dell’attività di controllo, un 62enne – B.D. le iniziali – amministratore unico della società finita sotto la lente dell’Arma è stato deferito in stato di libertà. Tra le accuse da cui dovrà difendersi ci sono quelle di non aver “informato e formato i lavoratori sui rischi presenti sul luogo di lavoro” e per non aver sottoposto alla sorveglianza sanitaria i dipendenti. È stata contestata anche la violazione della norma anti-covid che prevede il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro tra i lavoratori o anche delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

L’azienda non solo è stata sospesa, ma è scattata una multa per un importo di 30.400 euro. I carabinieri hanno anche contestato ammende per 17.200 euro, informando dell’esito dei controlli tanto l’autorità giudiziaria competente che gli enti assistenziali, previdenziali e fiscali.



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