
Si conclude con due condanne il processo sui presunti illeciti nell’ampliamento del noto stabilimento balneare «Le Cinque Vele», in località Pescoluse a Salve.
Nelle scorse ore, i giudici della seconda sezione collegiale (presidente Stefano Sernia), al termine del processo, hanno inflitto la pena di 2 anni di reclusione all’architetto Francesco Martella, 62 anni di Salve, nelle vesti di Dirigente del Settore Demanio del Comune di Salve (il pm Francesca Miglietta ha chiesto la condanna a 1 anno). L’imputato è stato condannato per occupazione abusiva di area demaniale e abuso d’ufficio. Martella avrebbe attestato falsamente come l’arenile avesse subìto un’evidente riduzione, verso il cordone dunale. Ed è stato condannato anche per tentato abuso di ufficio (reato riqualificato), limitatamente al parere reso il 9 novembre del 2017, mentre per le altre condotte è stato disposto il non doversi procedere per prescrizione.
Invece, per Martella è arrivata l’assoluzione, con la formula “perché il fatto non sussiste” per il reato di falso ideologico e per l’accusa di avere omesso di emanare ogni provvedimento riguardante la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, nonostante una sentenza del Consiglio di Stato.
Il collegio ha disposto anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 1 anno e 5 mesi.
Invece, i giudici hanno condannato Alessandro Stivala, 42enne di Salve, in qualità di socio di “Le Cinque Vele s.r.l. alla pena di 4 mesi arresto per il reato di occupazione abusiva di area demaniale (chiesti 6 mesi). Invece, è stato dichiarato il non doversi procedere per prescrizione, in merito al reato di abusi edilizi per la realizzazione di un’importante struttura balneare, in assenza del permesso di costruire, a partire dal gennaio del 2015.
Secondo l’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone, entrambi avrebbero occupato abusivamente circa 400 mq dell’area demaniale marittima, dove venivano installati numerosi ombrelloni e lettini in assenza della vincolante autorizzazione del Capo del Compartimento.
Gli avvocati Rocco Vincenti e Francesco Calabro, difensori rispettivamente di Martella e Stivala, potranno presentare ricorso in Appello, appena verranno depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 giorni).