Picchia per gelosia la ex e minaccia di morte anche la sua famiglia: “vi brucio”. 34enne ai domiciliari

Un 34enne di Aradeo è finito ai domiciliari con le accuse di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Ha reso la vita della sua ex un inferno dopo la fine della loro relazione.

Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Sono queste le accuse contestate ad un 34enne, nato a Galatina e residente ad Aradeo che, nelle scorse ore, ha ricevuto la visita dei carabinieri della stazione locale. Erano da poco passate le 14.30 del 27 luglio, quando gli uomini in divisa hanno bussato alla porta della sua abitazione, stringendo tra le mani un ordine di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari, firmata dal Giudice per le indagini preliminari, Sergio Tosi su richiesta del Pubblico Ministero.

Per mesi l’uomo ha picchiato, umiliato e maltrattato la ex compagna, anche di fronte agli occhi dei figli piccoli della donna. Comportamenti aggressivi cominciati quando i due condividevano lo stesso tetto e diventati drammaticamente violenti dopo che la poveretta aveva deciso di mettere fine alla loro relazione. Terrore, ansia, paura e timore erano i sentimenti provati ormai quotidianamente dalla donna che aveva provato anche a cambiare le sue abitudini di vita per evitare quello che era diventato il suo “tormento”. Il timore che potesse succedere qualcosa di grave a lei e alle persone care, alla fine, l’ha spinta a chiedere aiuto.

I maltrattamenti

“Accecato dalla gelosia”, l’uomo non ha esitato ad alzare le mani: schiaffi che hanno provocato alla donna, in un caso graffi al viso nell’altro un grosso ematoma all’occhio sinistro. Uno degli episodi più gravi si è verificato a giugno. Quando il 34enne è stato lasciato si è presentato nell’abitazione della mamma della sua ex compagna, dove la donna si era rifugiata, per convincerla a cambiare idea. Di fronte al suo rifiuto ha cominciato ad urlare. Parole condite da ‘minacce di morte’: “vi metto fuoco, vi uccido, vi faccio finire male” avrebbe detto.

Meno di un mese dopo, sempre per convincerla a riallacciare i rapporti, l’ha trattenuta con la forza all’interno della sua auto, afferrandola per i polsi. La vittima è riuscita a liberarsi, saltando fuori dalla vettura ancora in corsa. E anche in questo caso, ha bussato alla porta della mamma, dove sapeva che si sarebbe rifugiata, per ‘parlarle’.

Il giorno dopo, l’11 luglio, il 34enne l’ha minacciata con un coltellino tascabile, puntandolo al collo della sua ex. La donna era riuscita a scappare e quando sembrava tutto finito, si è ritrovato il suo incubo davanti. L’uomo aveva raggiunta ancora a pochi passi dall’abitazione della mamma per chiederle con insistenza di poter parlare. La poveretta ha provato ad allontanarsi, con la mamma e la nipote, per le strade del paese. E lui, non contento, ha tentato di investirle con l’autovettura che stava guidando.



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