
Si è svolto nelle scorse ore, l’ascolto protetto delle presunte vittime dei metodi d’insegnamento, ritenuti poco ortodossi, di una maestra del doposcuola.
Presso il Tribunale dei Minori, dinanzi al gip Giulia Proto ed alla presenza del pm Stefania Mininni, si è infatti svolto l’incidente probatorio di cinque minori di età compresa tra i 10 ed i 14 anni.
Tutti avrebbero sostanzialmente confermato le accuse, ma sarà un consulente tecnico a vagliare l’attendibilità delle loro dichiarazioni. L’incidente probatorio rappresenta una fase fondamentale delle indagini, poiché permette di “cristallizzare” le accuse in vista di un eventuale processo
L’inchiesta
La maestra del doposcuola, una 50enne di un paese del Basso Salento, è iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti verso fanciulli.
Gli accertamenti investigativi hanno preso il via, dalla denuncia dei genitori di due ragazzi presso la locale caserma dei carabinieri. I figli si sarebbero, infatti, confidati con loro, fornendo anche un video girato durante una delle lezioni.
Successivamente, altre tre querele sarebbero confluite nel fascicolo del pm.
Secondo l’accusa, i fatti si sarebbero verificati all’inizio di quest’anno, durante le lezioni pomeridiane del doposcuola, in casa dell’insegnante. Quest’ultima avrebbe colpito sulle mani ed in altre parti del corpo, gli studenti con un righello. Non solo, poichè i minori sarebbero stati maltrattati anche con tirate per i capelli e spintoni.
L’indagata è assistita dall’avvocato Massimo Fasano.