
Negano in aula il presunto monopolio della Scu nell’affissione dei manifesti elettorali, i politici ascoltati in mattinata nel processo “Eclissi”.
Innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale, sono stati ascoltati come testi della difesa: l’ex assessore alla cultura ed al turismo del Centro Destra Luigi Coclite e l’ex consigliere provinciale Pasquale Porpora del Centro Sinistra.
Coclite, che fu eletto al termine della tornata elettorale del 2012, ha affermato di non essere a conoscenza di un “infiltrazione” di elementi della Sacra Corona Unita, nel servizio di attacchinaggio dei manifesti elettorali. Soprattutto, ha sottolineato di non aver mai avuto rapporti con gli imputati del processo Eclissi. Tra di essi compaiono, Ubaldo Leo, difeso dal legale Stefano Prontera, e Mario Blago, assistito dagli avvocati Antonio Savoia e Paolo Cantelmo. Blago è considerato dalla Procura “il collante tra il sodalizio mafioso capeggiato dal genero Pasquale “Roberto” Briganti e i vari comitati elettorali».Inoltre, il pm Cataldi nella udienza scorsa ha depositato un’ altra informativa in cui si fa riferimento a Blago e al suo “interesse” per le elezioni comunali del 2012, testimoniato da “scottanti” intercettazioni.
Anche Pasquale Porpora ha negato alcun tipo di rapporto tra la classe politica del centro sinistra e gli imputati ritenuti vicini alla Scu, nel sistema delle affissioni.
Nella prossima udienza fissata per l’8 gennaio 2018, dovrebbero essere ascoltati tra gli altri, come testimoni della difesa, l’ex sindaco Paolo Perrone ed altri ex assessori come Severo Martini. Ricordiamo che nelle carte del processo “Eclissi” vi è un’informativa di reato della Dia del 21 luglio 2014. Dal documento investigativo in questione emergerebbe che Martini, comunque non indagato, in occasione della tornata elettorale del 2012 per l’elezione del sindaco di Lecce, sarebbe stato “aiutato” con i voti di persone ritenute vicine ad ambienti della Scu, a diventare assessore nella lista del centro destra.
Nella prossima udienza, potrebbero essere ascoltati anche altri rappresentanti del centro sinistra, come i consiglieri comunali Antonio Rotundo, Lorenzo Ria e Loredana Capone (vicepresidente della Regione).
Invece in una precedente udienza, venne sentito come teste del pm, il collaboratore di giustizia Gioele Greco, assistito dall’avvocato Sergio Luceri. Egli ha affermato di conoscere Mario Blago soltanto di vista e di non sapere nulla del suo coinvolgimento nell’affissione dei manifesti elettorali”.
Gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario sono: Mario Blago, 62 anni, di Lecce; Giovanni Bramato, 38, di Torre Pali, Marina di Salve; Luigi Buscicchio, detto “zio Gino”, 58, di Lecce; Fahir Sharawui, Fabio Lanzillotto, 31, di Galatone; Ubaldo Luigi Leo, detto “Aldo”, 51, di Lecce; Sergio Marti, 42, di Lecce; Stefano Monaco, 25, di Lecce; di Cutrofiano; Luigi Antonio Rollo, 59, di Lizzanello. Invece nella prima udienza, i giudici avevano accolto la costituzione di parte civile del Comune di Lecce, attraverso l’avvocato Tiziana Bello.
Il collegio difensivo del processo “Eclissi”, per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario, è completato dagli avvocati: Luigi Rella, Ladislao Massari, Alessandro Stomeo, Luigi De Mitri Aimone e Stefano Pati.