
Patteggia la pena, il marito della donna, morta folgorata da una scarica elettrica in casa a Nardò. A perdere la vita, non fu solo lei, ma anche una vicina di casa.
Il gip Alessandra Sermarini, nelle scorse ore, al termine dell’udienza camerale, ha accolto l’istanza della difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Bonsegna e Lucio Calabrese. In precedenza, dopo l’avviso di conclusione delle indagini e prima che il sostituto procuratore Massimiliano Carducci chiedesse il rinvio a giudizio di Giuseppe Calignano, 52enne di Nardò, i legali hanno chiesto di patteggiare ad 1 anno e 6 mesi, con sospensione della pena e non menzione della condanna. Il pm ha dato parere positivo e come detto la richiesta è stato poi avallata dal gip.
Giuseppe Calignano rispondeva del reato di omicidio colposo plurimo.
Invece, il legale Luigi Marzo rappresentava i genitori della signora Cataldi. Tra le persone offese compaiono anche i prossimi congiunti della vicina di casa, Antonella Antonaci. Il marito Antonio De Paola era difeso dall’avvocato Giuseppe Orlando.
La prima ricostruzione dell’incidente
La tragedia si è verificata il 27 luglio del 2019. Il tragico incidente è avvenuta, in una villetta in contrada Massarei, situata lungo via San Giuseppe da Copertino, alla periferia di Nardò.
Cinzia Cataldi, 46enne è rimasta folgorata, intorno alle 10.00, mentre stava rimuovendo una “prolunga” in giardino. La donna avrebbe preso una violenta scossa, toccando il filo di acciaio per stendere il bucato, su cui era adagiato il cavo elettrico, che sarebbe risultato “scoperto” in un punto, a causa dell’usura. Dunque per un passaggio di energia tra i due fili, si sarebbe scatenata la tragedia. La signora Cataldi è caduta a terra, con il cavo della prolunga attorcigliato intorno al corpo. Nel frattempo è sopraggiunta la signora Antonella Antonaci, 51 anni, originaria di Corsano, per prestare aiuto.
Anche lei, è stata colpita da una violenta scossa elettrica, dopo avere sfiorato la gamba della vicina, che giaceva al suolo ed è morta sul colpo. Sul posto è accorsa la figlia della Cataldi che ha poi provveduto a staccare l’interruttore. Non solo, anche il marito della signora Antonaci, che ha rimediato una bruciatura ad una mano. In seguito ai primi accertamenti sarebbe inoltre emerso che il pavimento del giardino fosse bagnato, nel punto in cui è avvenuta la scarica elettrica.
Successivamente, la Procura dispose un esame esterno cadaverico, affidato al medico legale Roberto Vaglio. E anche il sequestro della villa e dell’impianto elettrico per capire se ci fossero dei guasti. E sarebbe emerso che la prolunga elettrica, fatta realizzare dal proprietario della villa, fosse difettosa e pericolosa.