Martano ancora non ci crede e piange Mattia Maggio: ‘Aveva un cuore grande come il suo progetto di vita’

Un dolore che non ha un perchè. Tante le lacrime e lo strazio tra i dipendenti del suo Bar Pozzelle e gli amici di sempre. Mattia aveva rilevato quel locale da un anno e mezzo e lo aveva fatto svoltare

Nessuno ha voglia di parlare al Bar Pozzelle, il locale di Mattia Maggio che è tragicamente venuto a mancare dopo uno scontro alle prime luci dell’alba mentre era in sella alla sua moto, in compagnia di un’amica sulla strada che collega le marine di Sant’Isidoro e Santa Caterina.

Fatale per il giovane trentenne di Martano l’impatto con un’autovettura che procedeva in senso contrario di marcia.

È una Martano attonita, incredula, che non si capacita, quella che si raccoglie intorno al bar di Mattia, nei pressi del Parco Giochi cittadino in Largo Pozzelle.

I primi a restare senza parole, quasi storditi, sono i suoi dipendenti che non trattengono le lacrime. ‘Non è possibile, non è possibile’, ripetono meccanicamente.

Stamattina, quando ancora nessuno sapeva niente, quando la notizia non era giunta, il locale era stato anche aperto; poi la tragica verità e il dolore si è sciolto in un pianto comune.

Ci si stava dando da fare con i preparativi per la festa patronale del prossimo Ferragosto, quando Martano festeggia la Madonna dell’Assunta, la sua protettrice.

Mattia aveva fatto svoltare quel bar, dopo tante gestioni difficili. Il segreto stava nel suo sorriso, nella capacità di voler sempre e comunque accontentare i clienti per fare in modo che andassero via dopo essersi sentiti a casa, tra amici, nel suo locale.

Il segreto stava anche nella squadra che aveva realizzato con il suo team di collaboratori che per lui venivano prima di tutto. I veri imprenditori sono così: prima si onorano gli impegni con il personale, poi, se rimane qualcosa, viene tutto il resto.

Così era Mattia e così vogliono tutti che sia ricordato, per quel cuore grande come un progetto, un progetto di vita che si è interrotto all’improvviso sulle strade maledette del nostro territorio, quando il destino avverso si nasconde dietro ad una curva e tu non lo sai. Tu non lo puoi sapere.



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