Rapimento del piccolo Mauro Romano. Indagato il figlio dell’ex barbiere per false dichiarazioni

S.R. è stato ascoltato come persona informata dei fatti, durante le indagini, ma le sue dichiarazioni, evidentemente, non hanno convinto il pm Stefania Mininni.

Avrebbe dichiarato il falso nel corso delle indagini sul rapimento del piccolo Mauro Romano. Il figlio dell’ex barbiere, accusato di sequestro di persona, è stato iscritto nel registro degli indagati per “false informazioni al pubblico ministero”. S.R. è stato ascoltato come persona informata dei fatti, durante le indagini, ma le sue dichiarazioni non hanno convinto il pm Stefania Mininni. Un aspetto che era stato rilevato anche nel 2012 dal gip Annalisa De Benedictis che nella richiesta di archiviazione gettava sospetti sulle dichiarazioni di S.R.

Ricordiamo che nell’avviso di conclusione delle indagini a carico del padre è citata la presenza del figlio dell’ex barbiere in località Castelforte. Secondo la ricostruzione della Procura, Mauro dopo essere stato prelevato con una scusa mentre giocava all’aperto con altri bambini, venne condotto da V.R. in un casolare nei pressi di Taviano (località Castelforte), sua abitazione estiva, dove il bimbo continuò a giocare con il figlio dell’uomo, ignaro di quanto gli stava per accadere. Ed il figlio del barbiere “assisteva di lì a poco, personalmente, al successivo e definitivo rapimento forzato di Mauro, agito materialmente da due uomini sconosciuti, a seguito del quale veniva persa ogni traccia dell’esistenza del bambino.”

Ma evidentemente, S.R. ascoltato dagli inquirenti non ha fornito spiegazioni ritenute credibili sulla circostanza. E i dubbi della Procura, sulla genuinità delle dichiarazioni rese durante le indagini riguarderebbero altre persone, tra cui la moglie dell’ex barbiere. Parallelamente, come detto, il pm ha invece chiuso l’inchiesta su V.R., ritenuto il presunto rapitore di Mauro Romano, il bambino di sei anni scomparso nel nulla a Racale. Risponde dell’ipotesi di reato di sequestro di persona, dopo l’avviso di conclusione delle indagini a firma del pm Stefania Mininni.

Si tratta dell’uomo con cui il piccolo si sarebbe allontanato a bordo di un Apecar il giorno della scomparsa. Una persona che conosceva bene la famiglia di Mauro ed il bambino che lo chiamava “zio” ed avrebbe approfittato di queste circostanze.



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