
Accolta la richiesta di messa alla prova, per i 24 dipendenti dell‘ufficio scolastico provinciale accusati, all’epoca dei fatti, di episodi di assenteismo.
Il gup Anna Paola Capano,nnella giornata odierna, ha ammesso le istanze della difesa, dopo che il pm Maria Consolata Moschettini aveva dato il proprio parere favorevole. Dunque, attraverso un programma di lavori di pubblica utilità o volontariato, da mettere in pratica tra i 3 ed i 4 mesi, gli imputati potrebbero ottenere l’estinzione del reato con il proscioglimento, nel caso in cui il percorso dovesse andare a buon fine.
La prossima udienza è fissata per il 14 gennaio del 2025 per verificare l’eventuale esito positivo della messa alla prova e per la discussione del processo con rito abbreviato che era stato chiesto da altre quattro persone.
I 28 imputati sono di Lecce, Lizzanello, Surbo, Cavallino, San Donato, Campi Salentina, Trepuzzi, Maglie, Otranto, Melendugno, Alezio, Galatone, Aradeo, Scorrano, Veglie, Porto Cesareo, Taviano, Tricase, Miggiano e rispondono delle accuse di truffa aggravata e false attestazioni.
Intanto, nel corso dell’udienza preliminare, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si è già costituito parte civile con l’Avvocatura dello Stato.
Il collegio difensivo
Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Marco Pezzuto, Chiara Fanigliulo, Francesca Conte, Giovanni Bellisario, Fabio Ruberto, Francesco Calabro, Viola Messa, Giuseppe Rosafio, Andrea Capone, Alessandra Pinto, Donata Perrone.
Le indagini
Gli impiegati dell’Ufficio provinciale scolastico di via Cicolella, tra febbraio e marzo del 2020, sarebbero stati “pizzicati” mentre si trovavano nelle vicinanze, ma al bar o al supermercato, nell’orario di lavoro, senza timbrare il badge in uscita e procurandosi così un ingiusto profitto. Le assenze ingiustificate, in diverse giornate, sarebbero state in alcuni casi di appena 1 ora e 13 minuti e in altri di 17 ore e 43 minuti con un “guadagno” fino a 235 euro.
Le violazioni sarebbero emerse attraverso la visione delle telecamere di videosorveglianza, nel corso delle indagini condotte dai carabinieri di Lecce.
Nell’avviso di conclusione, comparivano 35 nominativi, ma alcune posizioni sono state stralciate in vista dell’archiviazione.
L’inchiesta è stata avviata grazie alla segnalazione di un dipendente dell’ufficio, che ha riferito gli episodi di assenteismo di alcuni colleghi di lavoro.
Ora si attendono gli esiti del percorso di messa alla prova