Era accusato di aver partecipato ai disordini in occasione di Lecce-Sambenedettese. Oggi l’assoluzione

I fatti risalgono al 24 maggio 2017 in occasione della gara dei giallorossi valevole per i Play Off. Nel corso del rito abbreviato è stato assolto “perché il fatto non sussiste”.

“Ancora una volta l’integrazione probatoria ricercata dalla difesa ha risolto un caso di difficile soluzione che ha restituito dignità e lavoro a un ragazzo ingiustamente accusato che per un anno e mezzo è stato messo alla berlina tenuto lontano dallo stadio e licenziato dal datore di lavoro”, con queste parole l’avvocato Giuseppe Milli, difensore di Michael Pastore, commenta l’assoluzione, in sede di rito abbreviato da parte del Gip presso il Tribunale di Lecce, Antonia Martalò, “perché il fatto non sussiste” del suo assistito.

Pastore, 28enne di Lizzanello era accusato del reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, secondo l’impostazione accusatoria, per aver in concorso con altri (che verranno giudicati con rito ordinario) minacciato e usato violenza contro uno steward nel tentativo di oltrepassare il settore distinti nord ovest dello stadio “Via del Mare” di Lecce in occasione della gara valevole per i Play Off di Serie C tra Lecce e Sambenedettese del 24 maggio 2017

Il 28enne, era addetto alla manutenzione dell’impianto di videosorveglianza dello stadio e in realtà, insieme a un altro addetto, entrambi muniti di regolare pass, erano intenti a svolgere un servizio di manutenzione presso la tribuna est e alla fine del primo tempo erano stati autorizzati proprio dallo steward preposto al controllo e nulla avevano commesso circa le condotte contestate.

Assai importante si è rivelata l’attività investigativa del legale Giuseppe Milli che ha chiesto e ottenuto dal Giudice di accedere al rito abbreviato condizionato dall’acquisizione del video del circuito interno dello stadio e l’esame del testimone addetto elettricista inspiegabilmente mai identificato dalla Digos.

Una volta visionato il video è venuta alla luce la verità che ha convinto il Giudice a pronunciare la sentenza di piena assoluzione.

Con un post su facebook il diretto interessato ha espresso la sua soddisfazione ringraziando anche il proprio difensore.



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