Minaccia la moglie, gira nudo per casa, compie atti osceni davanti ai nipoti. Padre padrone allontanato da casa

Un 70enne è stato denunciato e allontanato definitivamente dalla casa in cui abitava. Per anni la moglie ha dovuto sopportare le sue violenze fisiche e morali. In un’occasione è finita pure in ospedale

La violenza può avere mille sfaccettature, può assumere forme sempre diverse e ugualmente terribili, ma è nell'ambiente familiare quando si consuma tra le mura domestiche che mostra il suo volto più atroce e traumatico. Non è semplice superare la cortina di silenzio per chi subisce quotidianamente i maltrattamenti, per troppo tempo tenuti segreti, nascosti forse per paura.  Se ne parla tanto, da sempre, eppure troppo spesso “conquistano” le prime pagine dei giornali solo quando ormai è troppo tardi.
 
Anche quella vissuta da una donna di Leverano è una storia di insulti, umiliazioni, offese e violenze subìte per anni, non solo sul piano fisico. Perché bisogna considerare anche i “danni morali” provocati da questi legami sbagliati, costruiti su dinamiche del tutto sbilanciate. Soprusi, visibili e invisibili, che non hanno risparmiato nessuno in questo caso, minori compresi.
 
Un incubo cominciato una quindicina di anni fa che aveva un nome ben preciso per la donna, quello di suo marito, G.M. queste le sue iniziali. Il 70enne, infatti, assumendo l’aspetto del più duro dei “padri, padroni” avrebbe cercato di imporre il suo volere in casa, senza se e ma, con comportamenti a dir poco intollerabili per qualunque essere umano: insulti anche pesanti, schiaffi, percosse, aggressioni verbali e fisiche, persino minacce.
 
Il tutto per una “questione economica” sempre che giustificazione ci sia: l’uomo, sommerso dai debiti, infatti, avrebbe sottoscritto delle cambiali usando la firma del figlio, ignaro di tutto. È stato quello, stando alla denuncia della vittima, l’inizio della folle spirale di violenza del 70enne in primis contro la moglie “rea” di averlo semplicemente rimproverato una volta scoperta la storia delle cambiali. Come detto, è stato solo l’inizio. I maltrattamenti, crescenti e quotidiani, sarebbero sfociati in diversi episodi al limite: uno in cui è stata minacciata con un coltello e  un altro in cui è finita a farsi medicare al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino.
 
Ma la donna non era l’unica destinataria di certe “attenzioni” da parte dell’uomo. Anche i figli della coppia e le rispettive mogli, ascoltati in merito dagli investigatori, hanno confermato la versione del “padre padrone”, appunto, protagonista di un clima irrespirabile condito anche da particolari a dir poco scabrosi: l’abitudine di circolare nudo per casa, per esempio, non curante della presenza dei familiari. O addirittura – fatto accaduto più volte – il masturbarsi, sempre in presenza dei familiari tra cui – in una occasione – persino di due suoi nipoti minorenni (uno aveva meno di 10 anni).
 
Insomma, dopo aver sopportato e tollerato tanto, per ben 15 anni, la donna ha deciso di denunciare tutto ai Carabinieri della Stazione di Leverano, le cui indagini sono ora giunte al termine. Il G.I.P. del Tribunale di Lecce, il dott. Alcide Maritati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, la dott.sa Stefania Maria Mininni, ha infatti applicato all’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Particolarmente gravi i reati contestati: lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia e corruzione di minorenne. Insomma,  il 70enne non solo ha dovuto immediatamente lasciare l’abitazione in cui viveva e ci potrà rimettere piede solo su autorizzazione del giudice, ma non potrà avere con la moglie nessun tipo di contatto, né si potrà avvicinare a meno di 150 metri dai luoghi da lei frequentati.
 
Questo, come detto, il triste epilogo dell’ennesima storia di violenze domestiche. Fortunatamente, i Carabinieri leveranesi hanno voluto vederci chiaro e, sotto la direzione del P.M. Dott.ssa Mininni, hanno raccolto un quadro indiziario di insieme che il G.I.P. ha valutato attendibile e meritevole di accoglimento. Di qui l’adozione del provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare.



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