Minacciava, insultava e picchiava la compagna. Condannato ad 8 anni di reclusione

Inoltre, l’uomo l’avrebbe costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà. La sentenza è stata emessa, al termine del processo con rito abbreviato

maltrattamenti

Condanna alla pena di 8 anni di reclusione per un uomo accusato di avere, spesso sotto effetto di alcol e droga, ripetutamente picchiato la compagna, anche in presenza dei figli. Non solo, poiché la donna sarebbe stata anche costretta a subire atti sessuali in varie occasioni. La sentenza è stata emessa nella giornata di ieri dal gup Angelo Zizzari, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo). Un uomo di mezza età, residente in un comune della provincia di Lecce, rispondeva delle accuse di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

Le indagini coordinate dal pubblico ministero Massimiliano Carducci, hanno preso il via dopo la denuncia presentata dalla donna, a seguito dei ripetuti soprusi per mano del compagno, tra le mura domestiche. Secondo l’accusa, l’uomo, a partire dal mese di giugno del 2021, l’avrebbe ripetutamente maltrattata, agendo in stato di alterazione psicofisica, per l’abuso di alcol e droga. E venivano contestati all’imputato anche altri numerosi episodi di violenza in casa. La donna sarebbe stata picchiata con calci e pugni e schiaffeggiata anche in presenza dei figli. E poi, il compagno le avrebbe messo le mani al collo e le avrebbe lanciato addosso gli oggetti che si trovava a disposizione. E l’avrebbe più volte insultata con frasi denigratorie del tipo «non vali niente». Non solo, poiché sarebbe stata minacciata in più occasioni. Inoltre, l’uomo l’avrebbe costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà, minacciando di picchiarla in caso di rifiuto ed  «abusando dello stato di sopraffazione e violenza».

L’imputato, assistito dall’avvocato Massimo Bellini, potrà presentare ricorso in Appello, contro la sentenza di primo grado.

 



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