Minacce, insulti, molestie, aggressioni fisiche ed un furto ai danni della ex fidanzata minorenne "costano" una condanna a due anni ad un 22enne di Galatina.
Il gup Michele Toriello ha accolto il patteggiamento della pena concordato tra il difensore di A.M. l'avvocato Carmine Perrone ed il pubblico ministero Massimiliano Carducci. Ciò, riconoscendo le attenuanti generiche e tenuto conto della diminuente del rito. Il giudice ha anche disposto la sospensione della pena e la non menzione della condanna. Il gup, infine, ha ordinato il pagamento di una multa di 400 euro e delle spese di costituzione e patrocinio in favore delle parti civili, con l’avvocato Fiorindina De Carlo.
A.M. (queste le iniziali del 22enne) rispondeva dei reati aggravati di stalking, lesioni personali, violenza privata e rapina. Secondo l'accusa, il giovane galatinese avrebbe aminacciato di morte e inviato messaggi minatori, per ragioni di gelosia, sul cellulare della fidanzatina neanche diciottenne. Il 22enne le impediva persino di frequentare parenti e colleghi di lavoro. Queste aggressioni verbali spesso si accompagnavano a quelle fisiche: schiaffi e spintoni soprattutto quando la notava in compagnia di persone a lui non gradite.
In un occasione le avrebbe addirittura procurato un morso sul collo, escoriazioni sul viso e ad altre parti del corpo. Infine, anche il furto del telefono cellulare (dopo essersi impossessato della borsa) che poi restituiva privo di scheda. In un'occasione avendo notato la ragazza in compagnia del cugino, dapprima le ordinava di tornare a casa, quindi le portava via gli occhiali e la strattonava, graffiandola sulle braccia e su altre parti del corpo, dandole degli spintoni sì da farla cadere a terra e da procurarle lesioni.
Gli episodi "incriminati" si sarebbero verificati fino al 5 agosto di 2 anni fa, a Galatina, dopo che la ragazzina prese la decisione di interrompere la loro relazione sentimentale.
