18enne della provincia di Trento morto a causa di un’infezione batterica. Accertamenti dei Nas anche in Salento

Il ragazzo avrebbe soggiornato in una struttura ricettiva nei pressi di Otranto, tra l’11 ed il 18 settembre, assieme ad un amico

Procura Generale Lecce

Aperta un’inchiesta sulla morte di un 18enne della provincia di Trento deceduto per un’infezione causata dal batterio dell’escherichia coli che potrebbe aver contratto, durante la vacanza in Salento.

Al momento il fascicolo del pubblico ministero Licia Scagliarini della Procura di Trento è a carico di ignoti. Paolo Rizzolli, 18 anni originario del paesino di Lavis, è morto all’ospedale Santa Chiara di Trento nella serata di venerdì. Il batterio è stato isolato dai sanitari del reparto di rianimazione. Nonostante la cura con un antibiotico per il ragazzo purtroppo non c’è stato nulla da fare, poiché l’infezione era ormai troppo estesa.

La salma intanto è stata restituita alla famiglia per la celebrazione dei funerali che si sono svolti a Lavis, il paese della provincia di Trento in cui risiedeva il 18enne.

Le indagini

Fin da subito si sono messi al lavoro i Nas di Trento di concerto con i colleghi di Lecce, coordinati dal pubblico ministero di turno Luigi Mastroniani. In base ad una prima ipotesi investigativa, l’insorgenza della sindrome emolitico-uremica che ha portato il ragazzo alla morte, potrebbe essere di origine alimentare e conseguente all’ingestione di determinati cibi assunti nel corso della vacanza in Salento. In particolare, il 18enne avrebbe soggiornato in una struttura ricettiva nei pressi di Otranto, tra l’11 ed il 18 settembre, assieme ad un amico. Quest’ultimo è stato ascoltato a sommarie informazioni dai Nas riferendo che Paolo Rizzolli avrebbe cominciato ad avvertire un forte mal di testa, durante la vacanza in Salento, nella mattinata di sabato 17 settembre. E fino al giorno della loro partenza è stato poco bene, accusando dolori alla pancia e attacchi di diarrea. Il ragazzo ha specificato dinanzi ai carabinieri che durante una delle cene in albergo, l’amico ha mangiato un risotto ai frutti di mare. Ma ha anche aggiunto che non ha rilevato particolari criticità a livello igienico sanitario nella struttura ricettiva.

Egli ha inoltre riferito che durante il soggiorno in Salento hanno assaggiato alcuni prodotti caseari. Il ragazzo ha inoltre detto che nel viaggio di ritorno in Trentino hanno mangiato presso un agriturismo. E che invece, prima di andare in Puglia, erano andati a trovare un’amica che portava al pascolo ovini.

Ora i militari del Nucleo antisofisticazione e sanità di Trento dovranno verificare dove Paolo Rizzolli possa essere venuto a contatto con il batterio dell’escherichia coli.

 



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