Infermiera travolta in bici da un automobilista positivo all’alcol test, 45enne patteggia la pena a 4 anni

Il giudice, accogliendo l’istanza della difesa, ha però revocato la misura cautelare dei domiciliari nei confronti di Fabian Palma.

Patteggia la pena, lautomobilista che, il 29 novembre scorso, ha investito e ucciso una giovane infermiera in sella alla bicicletta.

Fabian Palma, 45enne di Poggiardo, è stato condannato alla pena di 4 anni. Il patteggiamento è stato precedentemente “concordato” dagli avvocati Luigi e Arcangelo Corvaglia con il pubblico ministero Paola Guglielmi. Il gup Michele Toriello, accogliendo l’istanza della difesa, ha contestualmente revocato la misura cautelare dei domiciliari nei confronti dell’imputato, che può tornare in libertà.

Difatti, a circa otto mesi di distanza dall’arresto, sarebbero venute meno le esigenze cautelari.

Ricordiamo che i legali di Palma, gli avvocati Luigi ed Arcangelo Corvaglia, hanno sempre sostenuto che i risultati (che hanno rilevato un tasso alcolemico di cinque volte superiore al limite consentito), siano stati “condizionati” dalluso di farmaci. Palma era in lista di attesa per un trapianto di fegato ed era sottoposto a terapia farmacologica. E non poteva assumere bevande alcoliche. E difatti l’arrestato ha ribadito, dinanzi al gip Edoardo D’Ambrosio, che non aveva assunto alcolici e non era ubriaco al momento dell’incidente.

Il giudice ha comunque convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare dei domiciliari, con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

L’incidente

Nel tardo pomeriggio del 29 novembre scorso, a Poggiardo, Tatiana Renna stava attraversando un incrocio in sella alla sua bicicletta e si era anche fermata per dare la precedenza, quando è stata travolta dalla Opel Corsa condotta da Fabian Palma. Un’ambulanza del 118 ha raggiunto il luogo dell’impatto, a pochi passi dal Parco dei Guerrieri, ma il cuore dell’infermiera aveva già smesso di battere.

L’automobilista sarebbe anche tornato sul luogo dell’incidente, alcuni minuti dopo. Il 44enne, a seguito dell’alcol test, è stato arrestato dai carabinieri ed è finito ai domiciliari.

A raccontare quei drammatici momenti, alcuni filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Nelle riprese si nota l’auto che procedendo ad alta velocità, non frena, né rallenta. La 32enne, dopo il violento impatto contro la ruota posteriore della bici, cade e sbatte la testa contro il muro di una casa che si affaccia sulla provinciale.



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