
Depositate le motivazioni della sentenza di appello, sulle presunte irregolarità per la realizzazione del “Twiga beach club” di Otranto in località Cerra.
La Corte di Appello, va detto, ha assolto a dicembre con formula piena due imputati, condannati in primo grado per occupazione abusiva del demanio marittimo. Si tratta dell’ex sindaco di Otranto, Pierpaolo Cariddi, 58 anni, nel ruolo di progettista (3 anni e 9 mesi di reclusione in primo grado) e Raffaele De Santis, 78enne, di Otranto, legale rappresentante della società “Cerra” (3 anni e 3 mesi). E ancora, la Corte ha disposto l’assoluzione dal reato di abuso d’ufficio, poiché depenalizzato, per i tre imputati tra cui anche Emanuele Maggiulli, 58 anni di Muro Leccese, all’epoca dirigente comunale (4 anniin primo grado). E revocato la confisca dei manufatti della struttura. La Corte di Appello ha poi pronunciato il non doversi procedere per falso, per prescrizione, per Cariddi e Maggiulli. Va detto che in primo grado, i giudici della seconda sezione dichiararono la prescrizione del reato di abusi edilizi.
E si legge nelle motivazioni della sentenza di Appello: “Non è assolutamente emerso che l’introduzione nell’area demaniale per la esecuzione della scala….su un preesistente varco di accesso alla scogliera, abbia realizzato anche una invasione ed occupazione del demanio”. Si legge, però, anche: “La Corte ritiene pienamente condivisibili le valutazioni espresse dal Tribunale in tema di non conformità dei permessi di costruire e delle autorizzazioni paesaggistiche alla strumentazione urbanistica ed alla normativa paesaggistica e ambientale”. E ancora: “Come correttamente ritenuto dal Tribunale, anche le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate sono del tutto illegittime”. E infine: “Non v’è l’evidenza della prova dell’insussistenza dei fatti, né che taluno degli imputati non li abbia commessi”.
Ricordiamo che dopo la sentenza di secondo grado vi sono state una serie di polemiche con l’intervento di Briatore ed è arrivata anche la nota “chiarificatrice” della Procura.
Nel 2017, ci fu il sequestro probatorio del lido in costruzione. E l’imprenditore Flavio Briatore, titolare all’epoca dei fatti, del marchio Twiga, attraverso la propria società, sospese l’accordo con la Cerra s.r.l. L’anno dopo, arrivò anche il decreto di sequestro preventivo per la struttura.
Il collegio difensivo
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Gianluca D’Oria, Antonio Quinto, Roberto Sisto, Adriano Tolomeo, Andrea Sticchi Damiani.