Non gli rinnovano il contratto di lavoro e si scaglia contro il sindaco. Momenti di paura a Tuglie

I militari della Stazione di Sannicola hanno arrestato in mattinata, in flagranza di reato, Antonio Pezzulla, 46enne di Tuglie. Il Pubblico Ministero di turno ha predisposto gli arresti domiciliari. A breve il processo per direttissima.

Dovrà rispondere di violazione di domicilio aggravata, danneggiamento e violenza privata, Antonio Pezzulla, 46 anni, di Tuglie, volto già noto alle Forze dell’Ordine per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni ed altri reati contro la persona, che oggi si è recato negli uffici comunali della sua città per poter conferire con il Sindaco, Massimo Stamerra.

Nei giorni scorsi, infatti, all’uomo non era stato rinnovato il proprio contratto di lavoro dalla ditta a cui è stato affidato l’appalto della raccolta di rifiuti a Tuglie. Le motivazioni di tale mancato rinnovo le conosce soltanto l’azienda anche se sembra che siano legate ai comportamenti del 46enne al quale mesi addietro era stata revocata la patente per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Fatto sta che il Pezzulla ha pensato bene di chiedere chiarimenti al primo cittadino per spingere l’azienda verso un suo reintegro.

Giunto in Comune già su tutte le furie, ha prima chiesto insistentemente di parlare con il Sindaco e poi quando l’ha visto arrivare ha sfondato con violenza la porta del suo ufficio. Si sono vissuti momenti di grande concitazione, poiché più il sindaco affermava di non essere a conoscenza dei provvedimenti assunti dall’azienda, più il Pezzulla inveiva contro di lui, chiedendo con foga di sapere perché era stato licenziato. Non avendo risposte a lui gradite, ha iniziato a distruggere le suppellettili dell’ufficio, inveendo e rifiutandosi di uscire dalla stanza e perfino rovesciando la scrivania del sindaco e lanciandogli, senza colpirlo, una sedia.

L’intervento di tutti i dipendenti comunali e dello stesso primo cittadino non hanno sortito alcun effetto ed hanno provocato solo altra ira nell’uomo che ha cominciato a minacciare tutti i presenti ed a prendere nuovamente a calci la porta dell’ufficio.

Sono dovuti interventire i militari di Sannicola che, giunti sul posto, lo hanno fermato, condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto.
Il P.M. di turno ha disposto per lo stesso gli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima fissato per i prossimi giorni. Antonio Pezzulla, di conseguenza, dopo le incombenze di rito, è stato quindi portato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.



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