Offese e insultò i vigili, il risarcimento devoluto in beneficenza per aiutare chi soffre

Gli agenti vittime dell’oltraggio hanno devoluto 600 euro ad una onlus che si prodiga per alleviare le sofferenze fisiche e sociali dei più bisognosi.

I fatti sono accaduti nel 2013, ma dopo quattro anni sulla vicenda è calato il sipario con un lieto fine. Protagonisti della storia sono tre agenti della Polizia Locale di Nardò e il gestore di un bar. Durante lo svolgimento di alcune riprese cinematografiche, in pieno centro storico, il responsabile dell’esercizio commerciale decise di percorrere, con il suo mezzo, un’area chiusa al traffico dopo aver rimosso una transenna. Due agenti (e anche ad un terzo, un maresciallo sopraggiunto poco dopo) gli intimarono di non proseguire la marcia, ma come risposta hanno ricevuto solo insulti e offese. L’uomo, come se non bastasse, si rifiutò di fornire le proprie generalità.

Il battibecco sfociò in un procedimento penale per oltraggio a pubblico ufficiale. In giudizio l’imputato ha chiesto di riparare il danno e risarcire l’amministrazione comunale e gli agenti che hanno deciso di devolvere le somme a chi soffre.

Insomma, Il processo si è concluso appunto con una transazione e con le scuse dell’uomo agli agenti nel corso di un incontro avvenuto, pochi giorni fa, alla presenza anche del comandante Cosimo Tarantino. Il risarcimento è stato quantificato in 850 euro – cioè 250 euro al Comune e 200 euro ad ogni agente – a riparazione integrale del danno cagionato. Quindi, scuse, risarcimento ed estinzione del reato.

Gli agenti hanno voluto devolvere queste somme di denaro all’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre”, la onlus che si prodiga per alleviare le sofferenze fisiche e sociali dei più bisognosi, nata nel 2000 da un Fondo di solidarietà permanente costituito tra i dipendenti del Presidio Ospedaliero del Vito Fazzi di Lecce e oggi operativa in diversi ambiti.