Al via l’esame del Dna di Antonio De Marco, il 21enne di Casarano che ha confesso di aver ucciso Daniele De Santis ed Eleonora Manta nell’appartamento di via Montello. I Ris di Roma si sono recati nel carcere di Borgo San Nicola – dove si trova lo studente di scenze infermieristiche dopo l’arresto con l’accusa di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà – per i primi accertamenti.
È stato prelevato un campione di saliva di De Marco, alla presenza degli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario. Il reperto verrà analizzato per estrarre il Dna del ragazzo. Poi, si procederà alla comparazione con le tracce biologiche lasciate dal killer anche nelle ore successive al delitto. Come nei preservativi prelevati dopo la serata trascorsa in compagnia di una escort. In mano ai Ris c’è anche la banconota di 20 euro usata dal 21enne in un negozio del centro storico di Lecce per acquistare un fumetto giapponese.
L’esame del Dna servirà per avere ulteriori conferme sulla responsabilità di Antonio De Marco nell’atroce delitto e aggiungere qualche ulteriore tassello alle indagini. I legali del ragazzo, nelle prossime ore, dovrebbero depositare la richiesta di perizia psichiatrica.
Proseguono, intanto, gli accertamenti tecnici per far piena luce sull’omicidio dell’arbitro e della sua fidanzata, dopo la confessione dell’universitario. I Ris di Roma sono già al lavoro per gli approfondimenti investigativi sulle tracce biologiche raccolte sulla scena del crimine, dopo il conferimento dell’incarico di lunedì.
Si è tenuto venerdì mattina, invece, il conferimento della consulenza sul materiale informatico sequestrato al killer di via Montello, per estrarre copia forense di 1 computer, 1 smartphone e 3 chiavette Usb, sequestrate nell’appartamento di via Fleming. Dall’analisi del materiale informatico affidata all’ingegnere Silverio Greco, potrebbero emergere nuovi elementi investigativi per far luce sopratutto sul movente, ancora poco chiaro, del duplice omicidio.