Omicidio ex direttore di banca, si chiude il cerchio. Fermato il secondo rapinatore

Si tratta di un 28enne di Tricase, ma residente a Lequile. È stato fermato nella nottata appena trascorsa. A incastrarlo la felpa che indossava durante la rapina.

Sono bastate poco più di 48 ore ai Carabinieri per chiudere il cerchio sull’omicidio di Giovanni Caramuscio, Direttore di Banca in pensione, freddato a colpi di arma da fuoco, dopo aver effettuato un prelievo dal bancomat in un istituto di credito di Lequile.

Dopo il fermo del 31enne albanese Paulin Macaj, presunto autore materiale dell’omicidio, nella nottata appena trascorsa, i Militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale e della Compagnia di Lecce, al termine di una serie di indagini serrate, portate avanti senza soluzione di continuità, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica del Capoluogo, Andrea Capone 28enne di Tricase, ma residente a Lequile.

Nei suoi confronti gli uomini della “Benemerita” hanno evidenziato la sussistenza di numerosi, precisi e concordanti indizi in ordine alla sua partecipazione al delitto compiuto la sera del 16 luglio, insieme a 31anni Paulin Macaj, raggiunto, ripetiamo, dallo stesso provvedimento nel pomeriggio del 17 luglio.

Su Capone, così come sul Macaj, pende l’accusa di omicidio aggravato, in concorso, porto abusivo di arma alterata e ricettazione.

L’elemento che lo ha incastrato (Capone non è quello che ha impugnato la pistola e che ha sparato al pensionato) è rappresentato dalla felpa scura a maniche lunghe ritrovata all’interno di un pozzo dai Vigili del Fuoco e che, come emerge dalle immagini dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, passati al setaccio dagli inquirenti, è la stessa che indossava il rapinatore non armato, ovvero il 28enne, la sera della rapina tragicamente conclusasi; indumento che lo stesso giovane ha vestito anche in altre occasioni, così come evidenziato in alcune foto pubblicate sul suo profilo facebook.

L’indagato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale “Borgo San Nicola” a Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e in attesa della convalida del fermo.



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