
Arrivano un'assoluzione ed una condanna nel processo di appello "Cold Fish", su alcuni episodi di acquisto e spaccio di sostanze stupefacenti, nella zona di Gallipoli tra il 2004 e 2006. L'operazione antidroga fu portata a termine il 17 marzo 2009 dai carabinieri del comune ionico-salentino.
Nelle scorse ore, la Corte presieduta dal dr. Nicola Lariccia ha assolto con formula piena, " per non aver commesso il fatto": Stefano Bello, 37 anni, difeso dagli avvocati Angelo Ninni e Pompeo Demitri, ma anche Francesco Freddo, 48 anni entrambi di Gallipoli, quest'ultimo difeso dall'avvocato Luigi Suez soltanto per i due episodi contestati di supposto acquisto di droga, che mettevano in correlazione gli imputati. I giudici di appello hanno però condannato Freddo a complessivi 8 anni e 2 mesi, per la continuazione di reato di spaccio con un'altra sentenza precedente, oltre al pagamento di 24.000 euro di multa. Il procuratore generale Francesco Agostinacchio ha, invece, invocato le stesse richieste di condanna emesse nell'udienza precedente.
Ricordiamo che la Cassazione, con sentenza del 2013 aveva annullato quella di appello del 27 gennaio 2012, rimandando gli atti alla Corte per carenza e contraddizioni nelle motivazioni. I difensori dei due imputati avevano evidenziato nel loro ricorso, come non fosse stata provata la cessione della sostanza stupefacente. Invece, sarebbe stato appurato che il Bello si trovasse a Milano e non a Gallipoli, nell'episodio contestato dall'accusa e che le intercettazioni che li vedrebbero protagonisti, fossero poco chiare.
I giudici di appello, avevano confermato la sentenza di primo grado per entrambi gli imputati. Il gup Annalisa De Benedictis nell'ambito del processo celebratosi con rito abbreviato, il 19 luglio 2010, aveva inflitto le seguenti condanne: otto anni e quattro mesi più 24 mila euro di multa per Francesco Freddo, 43 anni; quattro anni e 14.000 euro per Stefano Bello, 32 anni. Inoltre, dieci anni di carcere e 22 mila euro di multa per Fabio Della Ducata, 44enne di Gallipoli (egli è coinvolto anche nell'inchiesta per l'omicidio del boss Salvatore Padovano) la pena più bassa, 3 anni e 6 mila euro, è stata inflitta a Luigi Tricarico, 47 anni. Assolto con formula piena Alessandro Vincere, 42 anni. Sentenza di non luogo a procedere per Alfredo Sessa, 37 anni, che non aveva optato per il rito alternativo.
Le condanne si riferivano a singoli episodi di spaccio, essendo caduta per tutti l'accusa di associazione per delinquere e dell'aggravante del metodo mafioso. Già il Tribunale del Riesame aveva sentenziato come mancassero elementi sufficienti per contestare un reato di tipo associativo. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Luigi Suez, Angelo Ninni, Pompeo Demitri, Vincenzo Venneri, Luigi Piccinni, Donata Perrone, Francesco Piro, Luigi Corvaglia e Giampiero Tramacere.