Operazione ‘Game Over’ su mafia, droga ed estorsioni. Scena muta per quasi tutti gli arrestati

Pasquale Briganti ha rilasciato soltanto dichiarazioni spontanee, negando un suo coinvolgimento. Dinanzi al gip Marcello Rizzo gli interrogatori di garanzia.

Si avvalgono della facoltà di non rispondere quasi tutti gli arrestati dell’inchiesta denominata Game Over, che ha riguardato un gruppo criminale ritenuto fortemente operante sul territorio leccese, conosciuto come clan Briganti. Questa mattina, dinanzi al gip Marcello Rizzo, si sono svolti gli interrogatori di garanzia.

Pasquale Briganti ha rilasciato soltanto dichiarazioni spontanee, negando un suo coinvolgimento nei fatti contestati.

Invece, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i leccesi: Fabio Briganti, 50enne; Daniele De Vergori, 22enne; Aleandro Capone, 26enne; Francesco Capone detto “Checco o Facciune”, 28enne, e Carlo Gaetani detto “Carletto” 37enne; Giuseppe Guido, 32enne; Nicola Pinto detto “Nico”, 34enne; Carlo Zecca, 33enne e un 48enne di Surbo.

Non solo, “scena muta” anche per i quattro finiti ai domiciliari con braccialetto elettronico. Parliamo di Nicolò Greco, 23enne; Domenico Persano detto “Mimmo”, 62enne; Enzo Quaranta, 36enne e Silvia Renna, 29enne (tutti leccesi).

Hanno risposto alle domande del giudice, negando gli addebiti: Gianluca Stella, detto “Luca o Ciotta”, 32enne e Senad Amethovic, 29enne, entrambi leccesi. Anche Giorgio Piccinno, 32enne di Maglie ha risposto dinanzi al gip.

Sono assistiti dagli avvocati: Alberto Corvaglia, Mariangela Calò, Marco Caiaffa, Salvatore Rollo, Giancarlo Dei Lazzaretti, Antonio Savoia, Ladislao Massari, Benedetto Scippa, Angelo Vetrugno, Giuseppe Presicce, Giuseppe De Luca, Pantaleo Cannoletta

Ricordiamo che nella giornata di venerdì si è tenuta una vasta operazione della Polizia di Stato che ha eseguito 17 misure di custodia cautelare emesse dal gip Marcello Rizzo su richiesta del sostituto procuratore Giovanna Cannarile della Direzione Distrettuale Antimafia. Gli indagati rispondono a vario titolo dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico ed alla vendita di sostanze stupefacenti, estorsione e violazione della legge sulle armi.

Altre otto persone risultano invece indagate a piede libero.



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