Associazione per delinquere e reati contro la Pubblica Amministrazione, scattano 10 misure cautelari

Inoltre, si sta procedendo alla notifica di ulteriori 41 informazioni di garanzia nei confronti di altrettante persone coinvolte  nelle stesse condotte ipotizzate.

Dalle prime luci dell’alba le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lecce stanno eseguendo una serie di misure cautelari personali e reali, emesse dal Gip Marcello Rizzo, su richiesta del Pm Alessandro Prontera, nei confronti di 10 persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere, reati contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, accesso abusivo a sistema informatico e di reati edilizi ed ambientali.

Sono finiti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico: l’ex funzionario della Regione Puglia, Antonio Vincenzo Salvatore Fasiello, 69 anni di Vernole e gli imprenditori: Emanuele Piccinno, 45 anni di Gallipoli, ex assessore comunale e Cesario Faiulo, 57 anni, originario di Presicce-Acquarica e residente a Casarano.

Infine, per altre cinque persone, tra cui compaiono imprenditori e professionisti del settore edile ed un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, sono state applicate altre misure cautelari, quali il divieto di esercitare la professione o l’attività imprenditoriale e la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 1 anno. Non solo, anche il divieto di dimora a Gallipoli per un professionista. 

Inoltre, per due carabinieri, il gip ha applicato la sospensione dall’esercizio dell’ufficio di pubblico ufficiale per 1 anno ed anche il divieto di dimora a Gallipoli.

Inoltre, sono finiti sotto sequestro: un lido ed un resort a Gallipoli, un b&b a Porto Cesareo e un fabbricato nella zona di Nardò. 

Gli interrogatori di garanzia degli indagati sottoposti a misura cautelare, si svolgeranno nei prossimi giorni, dinanzi al gip Marcello Rizzo. 

Inoltre, si sta procedendo alla notifica di ulteriori 41 informazioni di garanzia nei confronti di altrettante persone coinvolte nelle stesse condotte ipotizzate.

Le indagini, svolte dai militari della Compagnia di Gallipoli e coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, sembrano aver disvelato due distinti e paralleli fenomeni illeciti. Nel primo risultano coinvolti due imprenditori, con rilevanti interessi economici nella zona gallipolina, i quali si sarebbero serviti di tecnici e pubblici funzionari compiacenti, che garantivano l’esito favorevole di progetti di espansione nel settore dell’edilizia e del turismo. In tale contesto alcuni soggetti appartenenti alle forze di polizia sarebbero intervenuti a tutela degli interessi economici di queste persone, grazie alla rivelazione di informazioni coperte da segreto d’ufficio, ovvero mediante l’accesso abusivo ai sistemi informatici in uso, in cambio di utilità.

Il secondo filone d’indagine riguarderebbe alcuni casi di mala gestione della cosa pubblica con riferimento specifico alla dismissione dei beni – ex Ersap (Ente Regionale di Sviluppo Agricolo della Puglia) da parte di un funzionario della Regione Puglia, già in servizio presso il Settore Riforma Fondiaria e ora in pensione, il quale, insieme ad altri collaboratori compiacenti, avrebbe imbastito, mediante la verosimile pretesa di ‘utilità’, procedure amministrative connotate da profili di presunta illegittimità, favorendo l’assegnazione di importanti immobili di proprietà Regionale a persone a lui vicine.

Nell’ambito del provvedimento, gli uomini della Guardia di Finanza, stanno dando esecuzione al sequestro preventivo di somme di denaro ritenute provento della corruzione, oltre che di beni mobili, immobili e attività economiche, del valore stimato per oltre 30 milioni di euro.

naturalmente il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo qualora intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

 



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