Operazione “Short Message”: non solo droga. Anche armi a disposizione ed un’estorsione

È ciò che emerge nelle circa 300 pagine di ordinanza di custodia cautelare che ha permesso di sgominare due associazioni criminali

Non solo droga, ma anche disponibilità di armi e un caso di estorsione per minacciare gli acquirenti “morosi” o i rivali. È ciò che emerge nelle circa 300 pagine di ordinanza cautelare che ha permesso di sgominare due associazioni criminali.

In un’intercettazione, Sergio Panarese considerato a capo dell’organizzazione attiva sui territori di Tricase e Tiggiano, raccontava ad un sodale, di avere portato con sé una pistola per ottenere quanto dovuto da un suo cliente. Racconta di essersi recato armato con Stefano Schirinzi (all’oscuro di tutto), presso l’abitazione di un soggetto di Tricase, che aveva accumulato un passivo di 1.500 euro. Voleva, infatti, appropriarsi della sua vettura come contropartita per il debito e, per raggiungere lo scopo, avrebbe mostrato l’arma, se il debitore avesse mostrato resistenza.

“Lo sparo proprio …se parla… se parla…mi ero portato la pistola sopra…gli metto la pistola in testa…”.

Non solo, poiché in un’altra circostanza, Panarese riferisce (mentre si trovava in macchina con Emanuela Elia) di essere pronto ad adoperare l’arma verso un rivale. In particolare, esprimeva la volontà di ferirlo a scopo intimidatorio, travisandosi con un passamontagna.

“Lo avrei sparato al ginocchio …mi sarei avvicinato al ginocchio e la proprio lo avrei sparato.”

Vi è poi l’episodio estorsivo per mano dell’indagato Ivan Abate. Questi avrebbe costretto un debitore per forniture di droga. a consegnarli la somma di 600 euro. In che modo? Minacciando di non restituire il libretto di circolazione della famiglia e di prendersi l’auto.

In un’intercettazione, Abate afferma “…come ti trovo di nuovo, ti prendo a schiaffoni e mi prendo la macchina …no il libretto questa volta!..la macchina”. Successivamente, grazie all’intervento della madre del cliente, si sarebbe trovato un “accordo. L’estorsore, che intanto aveva restituito il documento di circolazione, si sarebbe incontrato con la signora, ottenendo 460euro ( mancavano 140 euro, non più richiesti).

Gli interrogatori

Intanto, a partire da mercoledì, inizieranno gli interrogatori di garanzia degli indagati sottoposti a misura cautelare, dinanzi al gip Cinzia Vergine.

Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Luca Puce, Silvio Caroli, Vincenzo Del Prete, Biagio Palamà, Fabio Ruberto, Mario Ciardo, Luigi Piccinni, Viola Messa, Marino Giausa, Antonio Manco.