C’è un’inchiesta sul decesso di un 78enne di Melpignano, morto in ospedale. Il conferimento dell’incarico per l’autopsia al medico legale Roberto Vaglio ed al professore Carmine Chiumarulo si terrà nella mattinata di venerdì. Intanto, il pm Alberto Santacatterina ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, cinque nominativi (tra medici ed infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano) per l’ipotesi di reato di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.
Gli accertamenti sono scattati dopo la denuncia dei familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Dimitry Conte, depositata presso i carabinieri della stazione di Scorrano. In base a quanto riferito nell’atto, il 78enne veniva sottoposto nel giugno del 2020, ad un’operazione chirurgica per l’asportazione di un tumore. Ma in base a quanto sostenuto dai familiari, le sue condizioni di salute, da quel momento, sarebbero gradualmente peggiorate. E dopo una serie di visite e successive dimissioni dall’ospedale, gli veniva diagnosticata un’occlusione intestinale.
Solo in secondo momento, a detta dei familiari, le analisi di laboratorio evidenziavano il riformarsi della massa tumorale. Il 78enne iniziava un ciclo di chemioterapia, nel giugno del 2022. A causa, però, di diarrea e forti dolori, si recava varie volte presso il pronto soccorso dell’ospedale, ma come riferiscono i familiari, senza venire ricoverato. Fino al 19 settembre quando avveniva il ricovero in medicina generale. Il giorno dopo, però il figlio veniva avvisato del decesso del padre. Ed in seguito sporgeva denuncia per chiedere alla magistratura per fare chiarezza sulla morte del padre ed appurate eventuali responsabilità da parte del personale medico e paramedico dell’ospedale di Scorrano.
