Muore a 21 anni in un incidente sulla Nardò-Avetrana. Automobilista patteggia la pena

La moto sulla quale viaggiava il giovane ha impattato contro l’autovettura occupata da turisti campani. Inutili i soccorsi

È stato accolto il patteggiamento della pena per l’automobilista campano accusato di omicidio stradale per la morte di un 21enne salentino, dopo un incidente.

A.S., 55enne originario della provincia di Napoli, ha patteggiato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena e non menzione, dinanzi al gup Alcide Maritati che ha accolto l’istanza della difesa rappresentata dagli avvocati Lorenzo Rizzello e Giuseppe Stellato. La pena era stata in precedenza “concordata” con il pubblico ministero.

Il giudice ha anche disposto la sospensione della patente per 6 mesi, nei confronti dell’imputato.

L’incidente risale alla mattinata del 22 agosto del 2022, sulla Nardò-Avetrana, all’altezza di “Tenuta Quintino”, nei pressi di Torre Lapillo, frazione di Porto Cesareo.

Nel tratto della provinciale 359, ha perso la vita Matteo Tarantino, 21enne di Copertino. Il ragazzo, cuoco in un lido sul litorale di Porto Cesareo, stava andando a lavoro quando è avvenuta la tragedia.

La moto sulla quale viaggiava ha impattato contro un Suv occupato da turisti campani che stava avviando una manovra di svolta, ed il giovane ha perso il controllo del mezzo.

La corsa della moto è terminata nelle campagne che si affacciano sulla carreggiata, ai piedi di un albero. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio a chiedere aiuto, ma la macchina dei soccorsi, purtroppo, è stata inutile. Al loro arrivo i soccorritori del 118, non hanno potuto far altro che constatare il decesso, a causa delle gravi lesioni riportate dal giovane, dopo l’incidente. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e gli agenti della polizia locale di Nardò per i primi rilievi.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, nel corso delle indagini, il 55enne campano alla guida del Suv, avrebbe concorso a cagionare il decesso di Matteo Tarantino, poiché effettuava una repentina manovra di svolta a sinistra in direzione di un accesso privato, senza avvedersi, pur potendo, della presenza della motocicletta.