Sparò al fidanzato della figlia: il giudice dispone una perizia sulla pistola

In precedenza il pm aveva invocato una condanna a 9 anni di reclusione per Marco Cordella, 43 anni di Copertino. Ora la perizia balistica.

Il giudice dispone una perizia balistica sulla pistola utilizzata da un 43enne di Copertino, per sparare al fidanzato della figlia.

Il gup Sergio Tosi, prima di emettere la sentenza, ha deciso di conferire l’incarico ad uno specialista.

In precedenza, nel corso del processo che si sta celebrando con il rito abbreviato, il pm Maria Vallefuoco ha invocato una condanna a 9 anni di reclusione. Inoltre, il 28enne vittima dell’agguato, si è costituito parte civile con l’avvocato Paolo Spalluto.

L’imputato, Marco Cordella, 43 anni di Copertino, è invece assistito dai legali Luigi Rella e Laura Serafino. La difesa sostiene, a sua volta, necessario l’accertamento tecnico, ritenendo che con quell’arma non fosse possibile uccidere un uomo.

L’arresto

Probabilmente sapeva di essere “braccato” dai Carabinieri che, dopo aver ascoltato il racconto del giovane ferito con una pistola a piombini a pochi passi da un supermercato di Copertino, si erano messi subito sulle tracce del sospettato. Alla fine Marco Cordella ha deciso di bussare alle porte della locale tenenza accompagnato dal suo avvocato.

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 7.30 (di giovedì, 26 aprile) quando uno “sconosciuto” ha esploso due colpi di arma da fuoco contro il 28enne che aveva accompagnato la fidanzata al supermercato, dove lavora come cassiera.

Uno ha colpito la scapola sinistra, l’altro la coscia destra: ferite che gli sono costate una prognosi di 10 giorni. È in ospedale che è stato raggiunto dagli uomini dell’Arma che hanno ascoltato il racconto a ‘caldo’ della vittima, abbastanza conosciuta nella zona anche per il suo lavoro come dj.

Rinvenuta anche la Fiat Panda usata per fuggire. Dentro, abilmente nascosta, una pistola clandestina a tamburo con 3 munizioni calibro 22.



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