Due uomini dispersi in mare e uno scomparso nel nulla. Il Salento aspetta con il fiato sospeso

Ancora nessuna notizia dei due pescatori dispersi in mare, così come di Bruno Cantobelli, scomparso nel nulla. Il Salento aspetta con il fiato sospeso

La speranza, come un filo rosso, ha legato insieme tre famiglie salente e una terra che, con il fiato sospeso, attendono di ricevere quella “buona notizia” che metta fine ad un incubo, ad una corsa contro il tempo per “battere il destino”.

Per ora, invece, si brancola nel buio. Nulla si sa dei due pescatori – Fabrizio Piro e di Damiano Tricarico – dispersi in mare da quando l’imbarcazione con cui erano usciti per una battuta di pesca si è ribaltata al largo di Pescoluse. L’unico a salvarsi è stato il più giovane del gruppo, Cosimo, figlio di Fabrizio. Il 33enne è riuscito a raggiungere la riva a nuovo, dove è stato trovato stremato e senza forze. Aveva tentato di portare in salvo anche il padre e l’amico, ma non ci è riuscito. I corpi dei due pescatori sono scomparsi nello specchio d’acqua che bagna la marina di Salve, risucchiati dalle onde.

Sono ore d’ansia, anzi settimane, anche per i parenti di Bruno Cantobelli, di cui non si hanno più notizie da domenica 20 gennaio, quando è uscito dalla sua abitazione che si affaccia su via Lequile ed è sparito nel nulla. L’ex rappresentante di commercio è stato ripreso da alcune telecamere di videosorveglianza mentre camminava a passo spedito, non lontano da casa, ma dopo quest’avvistamento non se ne sono registrati altri. Silenzio.

In entrambi i casi, le ricerche continuano senza sosta per trovare risposte, per dare pace a queste famiglie. Ma finora nulla. Dei due pescatori dispersi non c’è traccia e il timore, mai confidato ma chiaro negli occhi dei soccorritori, è che le correnti possano aver trascinato i loro corpi lontano, dove è impossibile trovarli senza un ‘aiuto’ dal mare che prende e restituisce. Anche del pensionato non c’è traccia. Sembra sparito nel nulla.

Due storie diverse, certo, ma c’è una cosa che accomuna queste famiglie: l’attesa. E la speranza di poter riabbracciare presto i loro cari che rimarrà sempre accesa. Almeno, fino ad un epilogo diverso.