Quattro rapine in tre giorni, la Polizia ha un nome e un cognome. C’è un fermo

La Polizia di Lecce ha fermato A. F., 46 anni, volto conosciuto alle Forze dell’Ordine e ritenuto responsabile di quattro rapine in tre giorni.

Gli sono state fatali le stesse scarpe indossate in tutte e quattro le rapine. Così la Polizia di Lecce ha fermato A. F., 46 anni, volto conosciuto alle Forze dell’Ordine e ritenuto responsabile di quattro rapine in tre giorni, l’ultima all’ufficio postale di Via Taranto.

A. F. aveva l’obbligo di dimora nel capoluogo, con il divieto di allontanarsi dal domicilio eletto dalle 22.00 di ogni giornata alle 7.00 del giorno dopo. Ma negli ultimi giorni, quelli in cui i poliziotti dopo aver visionato le immagini di molte telecamere di vari sistemi di sorveglianza, si erano insospettiti e lo stavano cercando per fargli qualche domanda, l’uomo era diventato irreperibile e per dormire cercava sempre alloggi di fortuna.

Sulla base delle testimonianze di molti cittadini e, come dicevamo delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza, in Questura sono convinti che sia proprio A. F. il responsabile della rapina all’uffcio postale di Via Benedetto Croce (avvenuta il primo dicembre), della Tabaccheria Marotta sita alla Zona 167 A in Piazza Napoli del 2 dicembre, del supermercato MD di Cutrofiano (sempre in data 2 dicembre) e dell’Ufficio postale di Viale Taranto nel capoluogo in data 3 dicembre.

Tanti gli indizi raccolti dalla Polizia che sulla serialità del malvivente non nutrirebbe dubbi. Troppe le coincidenze  fornite dalla immagini, a cominciare da quelle scarpe con le quali A. F. è stato trovato nella serata di ieri nel piazzale della stazione ferroviaria di Lecce.

Brandendo il taglierino, che tanta paura aveva destato nei dipendenti postali e in tanti malcapitati clienti, l’uomo aveva portato via 1000euro dall’ufficio postale leccese di Via Vincenti, all’angolo con via Benedetto Croce. Più cospicuo il bottino in Piazza Napoli dove tra biglietti di varie lotterie e ricariche poste pay aveva arraffato ben 6mila euro. Tanta la paura che l’uomo aveva esaminato ma in Questura continuano acercarsi riscontri ancora più stringenti.



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