Porto Cesareo, ancora abusi edilizi: intervengono i Carabinieri

Porto Cesareo. Lo scorso 19 maggio i militari della Stazione di Porto Cesareo hanno compiuto due operazioni di servizio atte reprimere il deturpamento della costa e i fenomeni di abusivismo edilizio.

Lo scorso 19 maggio i militari della Stazione di Porto Cesareo hanno compiuto due operazioni di servizio atte a reprimere il deturpamento della costa. Nel primo caso, si è trattato di opere edilizie realizzate senza i relativi permessi; nel secondo, invece, i carabinieri contestano l’estirpazione illecita di alcune palme e la modifica dello stato di una duna.

Due interventi contro il fenomeno dell’abusivismo edilizio, mirati a reprimere il deturpamento della costa, ed entrambi effettuati dai Carabinieri locali nella zona di Porto Cesareo. Il primo ha riguardato una costruzione privata. Sono stati denunciati a piede libero due coniugi brindisi settantenni per aver realizzato, in assenza del Permesso di Costruire e di Autorizzazione Paesaggistica, opere edilizie nel perimetro di una villa già nata abusiva e poi sanata. In particolare, oltre alla recinzione in metallo e al cancello scorrevole in ferro, più  altri abusi minori, è stata prima spianata e poi pavimentata un'area di circa 300 metri quadrati, su cui sono stati collocati un container adibito a camera da letto, un bagno prefabbricato, un manufatto in muratura destinato a cucina e un altro destinato a doccia. L'area è stata sottoposta a sequestro.

L'altro intervento, nottetempo, ha riguardato l'estirpazione illecita di alcune palme (21 per l'esattezza) e la modifica dello stato di una duna (erano state effettuate delle buche mentre in altri punti era stata ammassata della sabbia). Sono tre i denunciati: un operaio, censurato per reati ambientali, e i due proprietari dell'area, che gestiscono un lido. I reati ascrittigli, scoperti in flagranza, sono il Deturpamento delle bellezze naturali, il Danneggiamento, e la modifica dello stato dei luoghi senza Autorizzazione Paesaggistica.

Avvisati da un passante, i carabinieri subito raggiunti dalla Polizia Municipale e dai militari dell'Ufficio Locale Marittimo, hanno trovato un operaio al lavoro, alla guida di un piccolo escavatore. Sono stati sequestrati il mezzo e l'area, non affidati ai rispettivi proprietari. L'area seppur di proprietà privata è di fatto molto difficile da modificare (a seguito delle relative autorizzazioni): oltre a insistere il vincolo idrogeologico e paesaggistico fa parte della "Riserva naturale orientata regionale palude del conte".



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