Arrivano tre condanne, a conclusione del processo su di una presunta truffa con i falsi diplomi.
Nelle scorse ore, il giudice monocratico Roberta Maggio ha inflitto 1 anno di reclusione ciascuno per il legale rappresentante e l’organizzatore del corso di un istituto privato leccese e 9 mesi di reclusione (pena sospesa) nei confronti della tutor. Non solo, poiché sono stati condannati al pagamento di una provvisionale di 2.200 euro, oltre al risarcimento in separata sede, in favore della vittima che si era costituita parte civile con l’avvocato Speranza Faenza.
Sono assistiti dagli avvocati Salvatore Rollo e Antonio Liagi che potranno presentare ricorso in Appello.
A mettere in moto gli accertamenti investigativi, è stata una 34enne di Gallipoli.
La giovane, al fine di conseguire la qualifica di OSS (Operatore Socio Sanitario), in data 9 agosto del 2015, sottoscriveva con il suddetto istituto l’adesione al corso.
Il contratto prevedeva il pagamento della somma di 2.800 euro che la giovane provvedeva a versare.
Al termine del corso di circa 1000 ore, la 34enne veniva sottoposta, insieme agli altri frequentanti del corso a Lecce, ad esame nei giorni 8 e 9 febbraio 2016 in una città abruzzese.
All’esito delle prove, le veniva rilasciata immediatamente la certificazione a firma del presidente di quest’altra scuola, circa il superamento dell’esame. Solo nel mese di luglio 2016, le veniva consegnato l’attestato di qualifica.
Grazie a detta abilitazione la giovane non veniva assunta, poiché il titolo conseguito risultava falso.