Presunti abusi sessuali sugli scolaretti: il pm chiede 15 anni per la moglie, ex insegnante ritenuta ‘complice’

Secondo il pm, anche se le violenze sarebbero state compiute ‘materialmente’ dal marito deceduto a processo in corso, la moglie sarebbe comunque da condannare per la ‘consapevolezza’ degli orrori, macchiandosi dunque di una gravissima condotta concorsuale.

Avrebbe "coperto" il marito deceduto da circa un anno e mezzo, rendendosi suo complice per i continui abusi sessuali su minori e la Procura chiede la condanna per un'ex insegnante. Il sostituto procuratore Massimiliano Carducci, nel corso della sua requisitoria ha invocato 15 anni di carcere per una maestra in pensione di 71 anni, residente in un comune della Grecìa Salentina. La donna, in concorso con il coniuge, rispondeva dei reati di violenza sessuale aggravata, perché nei confronti di minori, e corruzione di minorenne.

Secondo il pm Massimiliano Carducci (titolare dell'inchiesta, la dr.ssa Angela Rotondano) anche se le violenze ai danni degli scolari in tenera età, sarebbero state compiute "materialmente" dal marito deceduto a processo in corso, la moglie sarebbe comunque da condannare  per la "consapevolezza" degli orrori che avvenivano in quella struttura adibito a doposcuola "improvvisato" ( una sorta di garage) o in altri luoghi per mano dell'uomo, "macchiandosi" dunque di una gravissima condotta concorsuale.

La donna aveva l'obbligo di tutelare i minori e di intervenire di fronte agli abusi sessuali compiuti dal coniuge, ai danni dei bambini a lei affidati. Invece, in certe occasioni avrebbe esclamato frasi del tipo "Non incolpate sempre …date sempre la colpa a…".

Gli agghiaccianti atti di violenza fisica e psicologica si sarebbero consumati tra il 2007 ed il 2009, a volte anche alla presenza degli altri bambini. La maggior parte degli episodi "incriminati" sarebbero avvenuti nella sede delle lezioni, ma anche presso un campeggio nella zona di Gallipoli, o in altre località balneari: qui, i piccoli, di età compresa tra i 7 ed i 14 anni si recavano addirittura accompagnati dai genitori ( naturalmente ignari di tutto) per far visita alla coppia.

Svariate e incredibilmente oscene, le violenze subìte dagli scolaretti, sia maschietti che femminucce: palpeggiamenti, toccatine, e addirittura penetrazioni vaginali e anali. Essi certe volte erano costretti a compiere a loro volta, ad esempio masturbazioni o  rapporti orali.

Già nel corso dell'anno 2007, alcuni genitori avrebbero cominciato a sospettare che in quel doposcuola avvenissero strane cose, ma fu solo nel 2009 che cominciarono le prime denunce nei confronti della coppia. Infatti, la sorella di una delle vittime, vedendo in televisione un servizio ad un tg in cui si parlava di un violentatore di ragazzini avrebbe raccolto la "testimonianza" del fratellino che affermava, come l'uomo visto nelle immagini gli ricordasse il marito della maestra. A quel punto i genitori si sarebbero confrontati tra di loro e  grazie alla loro "mediazione" e ad un continuo dialogo, i ragazzini avrebbero cominciato a raccontare gli abusi sessuali.

Subito dopo la requisitoria del pubblico ministero hanno discusso i difensori di parte civile, gli avvocati Marco Castelluzzo, Carlo Sariconi e Antonio Amato che si sono allineati alla richiesta di condanna del pm. Infatti, i genitori di ben 8 ragazzi avevano fatto, attraverso i loro avvocati richiesta di maxi risarcimento. Il processo è stato aggiornato al 18 maggio, quando discuterà il difensore dell'imputato, l'avvocato Tania Rizzo. Subito dopo, il collegio della seconda sezione penale presieduto dal dr. Roberto Tanisi, a latere Maria Pia Verderosa e Pasquale Sansonetti si riunirà in camera di consiglio per emettere la sentenza.



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