Fernando Proce accusato di violenza sessuale, lo speaker radiofonico rischia il processo

Sarebbe stato chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale. Lo speaker di Racale, accusato di aver molestato una ragazza che stava facendo la gavetta in radio, si difende: la nota dei suoi difensori

È accusato di aver molestato una ragazza che stava facendo la gavetta in radio. Per questo, la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per lo speaker Fernando Proce, nome noto al grande pubblico, ma anche al Salento dove è nato e ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della musica fino a diventare una delle voci più amate e autorevoli a livello radiofonico. L’accusa da cui dovrà difendersi è di violenza sessuale .

Il conduttore 54enne – originario di Racale, ma residente a Milano da anni – è accusato di aver importunato una giovane che stava facendo la ‘gavetta’ in radio. Le molestie, verbali e fisiche, sarebbero andate avanti per mesi visto che sono stati contestati a Proce diversi episodi tra il 2019 e quest’anno.

L’indagine, coordinata dal dipartimento «fasce deboli» della Procura milanese, è scattata dopo la denuncia della ragazza a cui sono seguiti accertamenti degli inquirenti. La richiesta di rinvio a giudizio  è stata inoltrata all’ufficio Gip in attesa che venga fissata l’udienza preliminare.

Ironico, divertente, con la battuta sempre pronta. Così si è fatto conoscere, anche quando nel 2019 ha vestito i panni di giurato nella trasmissione All Togethr now, il programma di canale 5 condotto da Michelle Hunziker e J-Ax. Era uno dei 100 volti del panorama musicali scelti per ‘giudicare’ le esibizioni. Nel 2018 era stato protagonista di uno dei tormentoni dell’estate: aveva collaborato con Cristiano Malgioglio, contribuendo al successo di «Danzando, Danzando», uno dei brani più trasmessi nei mesi clou. Aveva anche partecipato al videoclip, girato in Salento.

La difesa di Proce: ‘una denuncia-querela basata sul nulla per ottenere visibilità e vantaggi economici’

Smentiscono la notizia del rinvio a giudizio del loro assistito gli avvocati Tommaso Delfino e Alessandra Viterbo che in un comunicato stampa affidano le considerazioni difensive del noto speaker radiofonico, non senza aver espresso lo stupore e il disappunto di Fernando Proce per l’accusa di molestie sessuali che avrebbe posto in essere nei confronti di una giovane donna con la quale aveva collaborato professionalmente nel 2019:

Il signor Proce non è stato assolutamente rinviato a giudizio ma esiste esclusivamente una richiesta non ancora accolta in quanto in attesa di udienza preliminare non ancora fissata in merito ad un procedimento totalmente privo di fondamento accusatorio essendo la denuncia querela basata sul nulla, e posta in essere esclusivamente per ottenere visibilità ed eventuali vantaggi economici totalmente pretestuosi. Di tale procedimento penale è venuto a conoscenza soltanto nell’estate del 2020, a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p., e successivamente al quale, nell’esercizio del diritto di difesa, è stato chiesto al Pubblico Ministero, dott.sa Stagnaro, in data 3 luglio 2020, di essere sottoposto ad interrogatorio. (peraltro non ancora fissato).

La documentazione acquisita dall’organo accusatorio è priva di fondamento, e totalmente assente di elementi sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio atteso che le accuse della parte offesa non hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni rese dalle persone informate dei fatti sentite dalla PG delegata dal PM. Sta di fatto che nonostante la specifica richiesta di interrogatorio inoltrata alla segreteria del Pm, fino ad oggi nessuna comunicazione è giunta da parte della cancelleria delle fissazione di tale imprescindibile atto. Risulta veramente inverosimile ipotizzare che il PM delle indagini abbia proceduto a richiedere al G.I.P. il rinvio a giudizio senza procedere prima all’ascolto di parte indagata, ragione per la quale si suppone che la notizia diffusa in data odierna, sia stata resa pubblica con l’unico scopo di arrecare danno alla reputazione del Proce. In quanto difensori ed in quanto a conoscenza della realtà dei fatti abbiamo la certezza che in seguito all’interrogatorio richiesto e dopo aver messo a disposizione il materiale probatorio in nostro possesso il Pm delle indagini avanzerà richiesta di archiviazione.

Il nostro assistito confida nella magistratura, della quale ha la massima fiducia per dimostrare la sua completa estraneità ai fatti attribuiti da quest’indagine’.



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