
Avrebbe offeso, tramite i social network, la reputazione del sindaco di Nardò Pippi Mellone e del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.
T.R.M., 58 anni neretino, è finito sotto processo con l’accusa di diffamazione aggravata. Questa mattina, nel corso della prima udienza dinanzi al giudice monocratico Stefano Sernia, Mellone si è costituito parte civile con l’avvocato Giuseppe Corleto.
L’imputato è invece difeso dall’avvocato Marcello Risi e potrà dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del dibattimento.
Nella prossima udienza fissata per il 22 novembre verranno ascoltati sia l’imputato che la parte civile.
T.R.M è finito sotto processo con un decreto di citazione a giudizio a firma del gip Edoardo D’Ambrosio, a seguito dell’opposizione al decreto penale di condanna presentata dall’imputato.
Secondo l’accusa, il 21 aprile del 2017, T.R.M. avrebbe pubblicato un post sul proprio profilo facebook in cui, a proposito dell’invito di Mellone a sostenere la candidatura di Emiliano alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico, definiva il Mellone (ed Emiliano) “compagni di merende“, usando altri epiteti offensivi.