Processo “Febbre da cavallo” su presunte corse clandestine. In Appello arrivano 13 condanne e 3 assoluzioni

Gli episodi contestati si sarebbero verificati in numerosi Comuni del centro e sud Salento, tra il marzo del 2011 e l’aprile dell’anno successivo.

Si conclude con 13 condanne e 3 assoluzioni, il processo di secondo grado sulle corse clandestine, in numerosi Comuni del centro e sud Salento, denominato “Febbre da cavallo”.

La Corte di Appello (presidente Nicola Lariccia) ha disposto numerosi sconti di pena e l’assoluzione per alcuni reati, infliggendo la pena di: 4 anni e 9 mesi di reclusione per Vincenzo Cosimo Astore 60 anni di Racale (5 anni); 3 anni e 7 mesi per Piero Alemanno 51 anni di Gallipoli (5 anni); 4 anni e 3 mesi per Fabrizio Picca, 53 anni di Taviano, Salvatore Lezzi 68enne di Copertino e Giuseppe Luigi Olimpio 45 anni di Taviano (4 anni e 9 mesi); 3 anni e 9 mesi per Salvatore Capone 56enne di Taurisano (4 anni); 1 anno e 1 mese con pena sospesa per Ettore Manni 55 anni, di Taurisano; Claudio Dell’Anna 57enne di Nardò; Nicola Zuccaro 79enne anch’egli di Nardò; 1 anno ( sempre pena sospesa) per Cosimo Ilario Picca 49enne di Taviano e Quintino Tamborrini 60 anni di Neviano; 8 mesi e pena sospesa per Filippo Schiavano 37enne di Taurisano (2 anni e 9 mesi); 2 mesi e pena sospesa per Cesare Gregorio Bruno 71 anni di Nardò (1 anno ed 8 mesi).

Disposta l’assoluzione per: Amato Salvatore De Luca 65enne di Scorrano; Luigi Rausa 47enne di Scorrano a 4 mesi di reclusione e Amato Luciano De Luca 62 anni di Scorrano (6 mesi).

La Pubblica Accusa era rappresentata dal sostituto procuratore generale Maria Rosaria Micucci

Non solo, poiché i giudici hanno annullato la confisca dei cavalli.

La Corte ha invece confermato il risarcimento, in separata sede per le parti civili: il Ministero della Salute e la Onlus Horse Angels.

Gli imputati rispondevano a vario titolo ed in diversa misura dei reati di: associazione a delinquere e organizzazione di scommesse clandestine, maltrattamenti di animali ( in primo grado è caduta l’aggravante di avere dopato i cavalli), invasione di terreni.

Al termine del processo di primo, il collegio della seconda sezione collegiale, Presidente Fabrizio Malagnino, ha inflitto complessivamente oltre 50 anni di carcere.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto, dagli avvocati Luigi ed Arcangelo Corvaglia, Biagio Palamà, Francesco Fasano, Salvatore Bruno, Giuseppe Bonsegna, Dimitry Conte, Silvio Caroli, Vincenzo Del Prete, Sonia Santoro, Vincenzo Blandolino, Simona Carrozzo, Maria Greco, Luigi Greco, Pasquale Rocco Scorrano, Gerardo Carriero, Daniele Petracca, Stefano Stendardo e Giancarlo Vaglio.

L’inchiesta

Gli imputati, secondo la tesi accusatoria dell’allora procuratore aggiunto Ennio Cillo titolare dell’inchiesta, avrebbero allestito un’associazione a delinquere per lo svolgimento illecito di corse di cavallo clandestine, su vari tracciati urbani che per l’occasione venivano interdette al traffico. La competizione, a cui prendevano parte “regolarmente” fantini e proprietari degli animali e che veniva filmata dalle telecamere, sarebbe stata preceduta da un’intensa attività di scommesse clandestine. Non solo, poiché i cavalli secondo l’accusa, venivano dopati con sostanze eccitanti.

Gli episodi contestati si sarebbero verificati in numerosi Comuni del  Salento, tra il marzo del 2011 e l’aprile dell’anno successivo.

L’inchiesta prese il via dalle indagini condotte dagli agenti di polizia e dal Corpo Forestale che fecero irruzione in una pista abusiva a Scorrano, dove era in corso una competizione clandestina con cinque cavalli da trotto. In seguito a quest’operazione, scattò il sequestro preventivo urgente della struttura e degli equini.