Dopo il guasto, rifornimenti di benzina “a sbafo” dal distributore. Al via il processo per venti automobilisti

Bisognerà però aspettare oltre un anno, affinché il procedimento entri nel vivo. Infatti, la prossima udienza è stata fissata per il 12 aprile 2023

Questa mattina si è svolta l’udienza del processo che vede sul banco degli imputati ben venti automobilisti accusati di avere effettuato rifornimenti “a sbafo”, approfittando di un malfunzionamento dell’erogatore di benzina.

Bisognerà però aspettare oltre un anno, affinché il procedimento entri nel vivo. Infatti, la prossima udienza è stata fissata per il 12 aprile 2023, dal giudice monocratico Pietro Baffa (in sostituzione della collega Silvia Saracino) della seconda sezione penale. Ad ogni modo, l’orientamento prevalente del collegio difensivo è quello di chiedere di poter risarcire il danno in favore dei titolari della pompa di benzina, assistiti dall’avvocato Stefano Chiriatti. E di porre fine, in questo modo al suddetto procedimento penale in corso.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Roberto De Mitri Aymone, Pantaleo Cannoletta, Salvatore Leone, Simona Guido, Ester Nemola, Marco Putignano, Anna Maria Ciardo, Federico Mazzarella, Umberto Leo, Mariangela Spinosa, Mariagrazia Barretta, Loredana Pasca, Angelo Quarta Rizzato, Fabrizio Marra e Giuseppe Serratì.

I venti automobilisti rispondono del reato di furto aggravato per l’episodio avvenuto il 3 novembre del 2016 ai danni della stazione Ip, situata in piazza Cosimo Bertacchi, nella marina leccese di Frigole. Nei mesi scorsi, il pubblico ministero Roberta Licci aveva emesso un decreto di citazione diretta a giudizio nei confronti di venti persone. Gli imputati sono per la maggior parte di Lecce o residenti nelle marine limitrofe.

Gli accertamenti investigativi effettuati dagli uomini della Squadra Mobile, si sono avvalsi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza del distributore di benzina e hanno preso il via dopo la denuncia dei gestori dell’impianto. In base a quanto accertato dagli inquirenti, vennero prelevati “a sbafo” ben 784 litri di gasolio e 325 di benzina in un solo giorno.



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