Picchiarono un minorenne, spaccandogli un dente. Due giovani sotto processo. L’altro imputato patteggia

Protagonisti della vicenda, tre componenti di una “baby gang” di Nardò, poco più che maggiorenni all’epoca dei fatti. Nei prossimi mesi l’inzio del processo

Avrebbero picchiato con calci, schiaffi e pugni un minorenne, danneggiando anche i suoi effetti personali.

Protagonisti della vicenda, tre componenti di una “baby gang” di Nardò (poco più che maggiorenni all’epoca dei fatti) che rispondevano, secondo l’accusa, di lesioni personali gravi, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

In mattinata, si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Simona Panzera. Il giudice ha rinviato a giudizio: G.P., 22 anni ed A.D., 21enne. Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Paolo Cantelmo e Andrea Bianco che potranno dimostrare l’estraneità alle accuse contestate nel corso del dibattimento. I due imputati dovranno presentarsi nei prossimi mesi davanti al giudice monocratico per l’inizio del processo.

Invece, M.C., 21enne, ha patteggiato la pena a 9 mesi (sospesa). Il giudice ha accolto il patteggiamento concordato tra il suo legale, l’avvocato Tommaso Valente ed il pm Luigi Mastroniani, con cui veniva esclusa una delle aggravanti contestate e l’ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Intanto, la presunta vittima, un 21enne di Nardò, si è costituito parte civile con l’avvocato Ezio Maria Tarantino.

Le accuse

I fatti si sarebbero verificati, il 30 aprile del 2018 a Nardò e le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima.

Un 17enne (all’epoca dei fatti) del posto, ora 21enne, sarebbe stato avvicinato da una “baby gang” di cui facevano parte i tre indagati, assieme ad altri soggetti non identificati. Il branco lo avrebbe percosso per futili motivi, con calci, pugni e schiaffi, facendolo finire a terra e procurandogli diverse lesioni. Infatti, il ragazzo avrebbe rimediato un trauma facciale e la frattura di un dente, con prognosi di 10 giorni.

Non solo, poiché i tre indagati, assieme ad altri soggetti, nel corso del pestaggio, gli avrebbero danneggiato alcuni effetti personali come gli occhiali da vista, l’orologio da polso e un cellulare, per un valore complessivo di 900 euro.

Secondo l’accusa, inoltre, la “baby gang” avrebbe aggredito un volontario della parte civile, che presidiava i varchi in occasione di una manifestazione pubblica. AD.. l’avrebbe anche minacciato, dicendogli: “chi ti credi di essere con questa divisa. Io te la strappo. Tu non sei nessuno.”

 

 

 



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