Operazione Diarchia. Cade l’associazione mafiosa nel processo di Appello bis

Ricordiamo che nel maggio del 2017, venne eseguita l’operazione “Diarchia” a opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce.

A conclusione del processo di Appello bis, relativo all’operazione “Diarchia”, sulla riorganizzazione del clan attivo a Casarano, che portò nel 2017, al fermo di 17 persone, tra cui il presunto boss Tommaso Montedoro, è caduta l’accusa di associazione mafiosa

La Corte di Appello di Lecce ha assolto “perché il fatto non sussiste” gli imputati da questa accusa ed ha rideterminato le pene, infliggendo: 19 anni di reclusione per il 28enne Giuseppe Moscara; 18 anni ed 8 mesi ad Antonio Andrea Del Genio, 38 anni e a Luca Del Genio, 32 anni; 1 anno e 6 mesi a Lucio Sarcinella, 29enne; 8 anni e 4 mesi per il collaboratore di giustizia Tommaso Montedoro, 44enne ; 9 anni di reclusione a  Damiano Cosimo Autunno, 56enne di Matino e Giuseppe Corrado, 51enne di Ruffano.

Disposta l’assoluzione per Marco Petracca, 47 anni di Casarano (in precedenza condannato ad 8 anni).

Il collegio difensivo

Gli imputati erano difesi, tra gli altri, dagli avvocati Simone Viva, Sergio Luceri, Mario Coppola ed Attilio De Marco.

In precedenza, la Corte di Cassazione aveva annullato le sentenze d’appello, emesse rispettivamente il 20 novembre 2020 e il 15 marzo del 2021, in relazione al reato di 416 bis, e alll’aggravante mafiosa relativa al commercio di droga, disponendo un nuovo processo di Appello.

Ricordiamo che nel maggio del 2017, venne eseguita l’operazione “Diarchia” a opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce e venne emesso un provvedimento di fermo per 14 persone, su richiesta della Dda del capoluogo. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci evidenziarono un processo di riorganizzazione del clan che operava nel territorio di Casarano. L’inchiesta prese il via dopo l’omicidio del 2016 di Augustino Potenza, nei pressi di un supermercato e il tentato omicidio di Luigi Spennato.

Invece, Lucio Sarcinella dovrà comparire il 16 febbraio, davanti al gup Stefano Sala, per l’udienza preliminare sull’omicidio del presunto boss Antonio Amin Afendi, freddato a colpi di pistola, in pieno giorno, a Casarano, il 2 marzo del 2024. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Sarcinella, per il reato di omicidio.



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