Rapporti sessuali con una 13enne che rimase incinta e decise di abortire. 22enne rischia il processo

Non solo, poiché rischia di finire sotto processo anche un 26enne (risponde inoltre di pornografia minorile) che avrebbe intrattenuto un’altra relazione con la minorenne

Un ragazzo di 22 anni rischia di finire sotto processo, con l’accusa di atti sessuali con una minorenne di età inferiore ai quattordici anni. La 13enne rimase incinta e decise di abortire. Non solo, poiché rischia il processo anche un 26enne (risponde inoltre di pornografia minorile) che avrebbe intrattenuto un’altra relazione con la minore.

Nella mattinata di oggi, si è svolta l’udienza preliminare dinanzi alla gup Giulia Proto, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della pm Giorgia Villa.

La madre della minore, assistita dall’avvocato Tommaso Valente, si è costituita parte civile. L’udienza è stata rinviata al 16 marzo del 2023. In quella data i due giovani, assistiti rispettivamente dagli avvocati Carlo Sariconi e Cosimo Maci e dall’avvocato Luigi Rella, potrebbero chiedere di essere giudicati con il rito abbreviato.

Le accuse

I fatti si sarebbero verificati tra agosto del 2019 e gennaio del 2020, in una paese dell’hinterland di Lecce.

Anzitutto, secondo l’accusa, la minore intratteneva una relazione con il 22enne. E dopo un rapporto sessuale, rimaneva incinta. E in seguito, la 13enne effettuava l’interruzione volontaria di gravidanza presso l’ospedale “Vito Fazzi”di Lecce. La madre venuta a conoscenza dei fatti, decideva di sporgere denuncia. Nel corso delle indagini è emerso anche come la ragazzina avrebbe avuto successivamente una relazione con un 26enne, con cui avrebbe consumato dei rapporti sessuali, dentro casa ed in auto. Non solo, poiché il giovane avrebbe filmato il tutto, inviando il video sul telefonino della 13enne. Anche per questo episodio venne sporta denuncia dalla madre della ragazzina.La 13enne venne poi ascoltata nel corso del’incidente probatorio, davanti alla gip Laura Liguori e confermò le relazioni intrattenute con i due ragazzi, ritenute poi attendibili dagli specialisti.