Inchiesta “Re Artù”. Revocato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Pierpaolo Cariddi

Intanto, il pm ha rinunciato all’Appello dinanzi al Tribunale del Riesame, con cui chiedeva inizialmente il ripristino del divieto di dimora ad Otranto per Pierpaolo Cariddi

L’ex sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi, ex sindaco di Otranto, ottiene la revoca dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per la vicenda relativa al ripristino del Lido Atlantis. Non solo lui, anche Emanuele Maggiulli, ex dirigente del Comune di Otranto.

La decisione per entrambi porta la firma del gup Sergio Tosi, dinanzi al quale si sta svolgendo l’udienza preliminare “Re Artù”. Pierpaolo Cariddi è difeso dagli avvocati Gianluca D’Oria e Mauro Finocchito. Emanuele Maggiulli è difeso dall’avvocato Antonio Quinto.

Intanto, il pm Alessandro Prontera ha rinunciato all’Appello dinanzi al Tribunale del Riesame, con cui chiedeva inizialmente il ripristino del divieto di dimora ad Otranto per Pierpaolo Cariddi. Invece, l’ex sindaco si trova sempre agli arresti domiciliari per l’altra inchiesta “Hydruntiade”.

L’udienza  preliminare “Re Artù” terminerà il primo marzo, quando si concluderanno le arringhe difensive degli avvocati ed il gup Tosi deciderà se mandare sotto processo gli imputati.

Tra di essi, compare l’ex senatore ed ex assessore regionale Salvatore Ruggeri che risponde dell’accusa di abuso d’ufficio, riguardo il ripristino dell’arenile del lido Atlantis ( di sua proprietà), in concorso con Pierpaolo Cariddi, Emanuele Maggiulli, Mario Pendinelli e Roberto Aloisio, istruttore dell’ufficio tecnico di Otranto.

Le indagini, svolte dai militari della Compagnia di Otranto sono confluite nel blitz “Re Artù” del 7 luglio scorso, culminato in 11 misure cautelari, che ha portato ad un terremoto giudiziario nel panorama politico e nella sanità.

Attualmente, quasi tutti gli imputati hanno ottenuto la revoca della misura.

 

 



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