“Nuove indagini sui genitori di Lucio”, opposizione all’archiviazione della mamma di Noemi 

Nel corso dell’udienza camerale davanti al gip Alessandra Sermarini, la difesa ha chiesto nuovi approfondimenti investigativi.

Si è svolta in mattinata, la discussione dell’opposizione alla richiesta di archiviazione per i genitori di Lucio Marzo, inizialmente indagati nell’inchiesta sull’omicidio di Noemi Durini, la 16enne di Specchia, uccisa e sepolta viva sotto un cumulo di pietre dal fidanzato, il 17enne (all’epoca dei fatti), Lucio Marzo.

L’avvocato Claudia Sorrenti del Foro di Roma che difende la signora Immacolata Rizzo, madre di Noemi, nel corso dell’udienza camerale tenutasi davanti al gip Alessandra Sermarini, ha chiesto nuovi approfondimenti investigativi, in particolare, nuovi accertamenti tecnici sulle celle telefoniche

Dall’altra parte”, invece, ci sono i difensori di Biagio Marzo, padre di Lucio e della madre Rocchetta, che erano stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere. Sono assistiti dagli avvocati Luigi Piccinni e Stefano De Francesco.

Ricordiamo che in precedenza, il gip Vincenzo Brancato, dopo l’opposizione all’archiviazione dei genitori di Noemi, aveva “disposto il sequestro degli ulteriori massi utilizzati per il seppellimento del corpo di Noemi Durini e consulenze sui medesimi volti a rilevare possibili tracce di cellule epiteleali appartenenti agli indagati”. E poi, “ulteriori accertamenti bio molecolari sugli indumenti indossati dalla vittima e sottoposti a sequestro, finalizzato al rinvenimento di tracce biologiche appartenenti agli indagati”. Gli accertamenti sono stati eseguiti dai Ris di Roma.

Inoltre, il gip ha richiesto nuovi approfonditi accertamenti tecnici sulle celle telefoniche, per capire, soprattutto, se vi fossero tracce di altre persone sulla scena del delitto.

Il pm Donatina Buffelli, all’esito delle nuove indagini ha chiesto nuovamente l’archiviazione.

La condanna per diffamazione

Nei giorni scorsi, è arrivata la condanna per i genitori di Lucio Marzo, accusati di avere infangato in televisione, la memoria della studentessa di Specchia, Noemi Durini.

Il giudice monocratico Roberto Tanisi ha inflitto la pena di 1 anno per Biagio Marzo, 64 anni e di 6 mesi con le attenuanti generiche per Rocchetta Rizzelli, 55enne, (residenti ad Alessano), disponendo la sospensione della pena.

L’omicidio e la condanna di Lucio

Lucio Marzo dovrà scontare 18 anni e 8 mesi in carcere. È questa la condanna maturata anche in Appello, con rito abbreviato, per aver ucciso Noemi Durini, picchiandola a mani nude, ferendola con un coltello con una violenza tale che la punta si è spezzata nella nuca e coprendola con delle pietre di un muretto a secco quando era ancora viva, così come stabilito dall’autopsia.

L’omicidio si è consumato nelle campagne di Castrignano del Capo, quel maledetto 3 settembre 2017.



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