
Tornano in libertà i quattro arrestati per la violenta lite per strada a Guagnano di lunedì scorso, tra compaesani, continuata nonostante l’intervento dei carabinieri, due dei quali sono anche rimasti feriti.
Questa mattina, dinanzi al gip Valeria Fedele, si è svolta l’udienza di convalida degli arresti. D.I., di 45 anni; C.P., 45enne; P.C., di 39 anni ed O.C., 31enne (tutti di Guagnano) che erano finiti agli arresti domiciliari, sono tornati in libertà. I primi tre, difesi dall’avvocato Carlo Scalinci, hanno risposto alle domande del giudice, sostenendo di essere intervenuti solo per placare le intemperanze di O.C. (l’altro soggetto arrestato), ma di non avere partecipato ad alcuna rissa, né di avere aggredito i carabinieri.
O.C. si è avvalso della facoltà di non rispondere e il suo difensore, l’avvocato Raffaele Zocco, ha depositato le immagini delle lesioni riportate dal suo assistito.
Il gip Fedele ha convalidato gli arresti, ma ha revocato la misura cautelare dei domiciliari, per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza e del rischio di reiterazione del reato.
I quattro, sulla scorta delle indagini coordinate dal pm di turno Luigi Mastroniani, rispondono di resistenza a pubblico ufficiale, rissa aggravata e di lesioni personali.
I fatti risalgono alla serata di lunedì e si sono verificati in via Brunetti a Guagnano. In base ad una prima ricostruzione dell’accaduto, i carabinieri della compagnia di Campi Salentina, intervenivano sul posto dopo la segnalazione della centrale operativa e si avvicinava a loro una donna che gli riferiva delle intemperanze del compagno. L’uomo, nonostante la presenza degli agenti, inveiva contro di lei e verso altri due soggetti che nel frattempo si erano avvicinati. A quel punto, scattava una violenta rissa che finiva per coinvolgere anche un quarto soggetto. E due carabinieri, intervenuti nel tentativo di placare gli animi, venivano aggrediti e feriti con calci e pugni. Si rendeva quindi necessario l’invio di rinforzi dalle stazioni dei carabinieri di Squinzano e Trepuzzi. Una volta terminata la rissa, grazie all’intervento delle forze dell’ordine e identificati i partecipanti, il solo O.C. continuava a minacciare di morte gli altri tre coinvolti nella rissa.
Due agenti sono stati poi costretti a ricorrere alle cure mediche nell’ospedale di Copertino. Uno ha riportato una serie di contusioni facciali e lombari, mentre l’altro al volto ed alla nuca. Le ferite sono state giudicate guaribili in sette giorni.
Anche O.C. ha riportato delle escoriazioni e si è reso necessario l’intervento del 118. L’uomo è stato denunciato in Prefettura per possesso di marijuana.