Rissa tra extracomunitari con accoltellamento, ‘Problema sicurezza a Torre dell’Orso’

Dopo l’episodio di rissa con accoltellamento avvenuto alle prime luci dell’alba a Torre dell’Orso, nella piazzetta principale, il presidente della Pro Loco locale, Lidia Faggiano, lancia un appello:’L’amministrazione comunale non venga lasciata sola a programmare la sicurezza’.

Tutto sarebbe partito da un semplice diverbio. Dopodiché gli animi si sono surriscaldati velocemente e dalle parole ai fatti il passo è stato talmente breve che è scoppiata una violenta rissa, degenerata in un accoltellamento.
  
C’è sgomento tra i residenti di Torre dell'Orso davanti al brutto episodio accaduto intorno quando da poco erano passate le 5.00 del mattino nella piazzetta principale. A perdere le staffe, pare siano stati due cittadini extracomuniatari di origine senegalese, finiti al pronto soccorso del ‘Vito Fazzi’ di Lecce con diverse ferite.
  
Ci sono ancora molti aspetti da chiarire sul parapiglia che interrotto la tranquillità (e il sonno) di alcuni cittadini emerge, però, un problema legato alla sicurezza in una zona ad alto impatto turistico, dove vacanzieri e salentini amano trascorrere in tanti le proprie ferie. 
  
A tal proposito, infatti, la redazione di LecceNews24.it ha raccolto le dichiarazioni della presidente della pro loco localeLidia Faggiano, a margine del fatto. "A Torre dell'Orso c'è un problema sicurezza – rivela – non solo per i cittadini residenti e per i turisti, ma anche per gli stessi extracomunitari che numerosi popolano la marina. L'amministrazione comunale non può essere lasciata sola ad affrontare una situazione così critica con gli strumenti ordinari che ha a disposizione. Non ne ha le possibilità. È lo Stato che deve intervenire fornendo mezzi e uomini che tutelino l'intera comunità nell'interesse di tutti". "Emerge evidente un più ampio problema – conclude – quello della legalità, che non può essere lasciato soltanto alla gestione degli enti locali". 
 
L'Amministrazione comunale, del resto, opera con dedizione affinché venga garantita la tranquillità nella bellissima località balneare. Ciò, evidentemente, non basta. Occorre, molto probabilmente, ragionare in grade. Magari ponderando un piano di sicurezza in "stile Gallipoli", sinergicamente, assieme alla Prefettura e alle autorità politiche e militari. 
 
Prorpio come avvenne ad inizio estate, quando si firmò un patto insieme al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, volto a regolarizzare il turismo dello "sballo" nella "perla della Jonio".



In questo articolo: