Alle 8.00, minuto più minuto meno, i migranti della Ocean Viking sbarcheranno a Taranto, il «porto sicuro» assegnato dal Ministero dell’Interno guidato da Luciana Lamorgese che ha dato il via libera dopo che la Ong aveva rifiutato la proposta delle autorità libiche che aveva indicato Tripoli come ‘place of safety’.
176 le persone a bordo, salvate in due distinte operazioni al largo delle coste della Libia. Uomini, donne e bambini che hanno affrontato un viaggio terribile in mare, prima di essere soccorse dalla nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Ora potranno raggiungere l’Italia, dopo l’ok del numero uno del Viminale che, come detto, ha indicato il porto pugliese come luogo sicuro, anche per evitare di ‘gravare’ ancora su Lampedusa, impegnata a gestire gli sbarchi ‘fantasma’.
BREAKING: the Italian authorities have assigned the port of Taranto, south #Italy, as a place of safety to the #OceanViking.
We’re relieved that the 176 survivors will reach safety without unnecessary delay & we urge the #EU leaders to agree on a stable disembarkation mechanism pic.twitter.com/X5bwc2LxJm— MSF Sea (@MSF_Sea) 14 ottobre 2019
La macchina dell’accoglienza, coordinata dalla Prefettura, si è già messa in moto, pronta ad ospitare gli stranieri, ma a Taranto ci saranno anche i parlamentari della Lega che hanno organizzato un sit-in, in polemica con la politica di chi vuole i porti aperti.
«Basta ad una immigrazione senza regole sulla pelle degli Italiani» tuonano. Nel mirino, l’accordo, al loro dire ‘farlocco’ siglato a Malta. «Nessuna redistribuzione, gli immigrati restano in Italia, Francia e Germania e se la ridono» si legge nel comunicato stampa dei parlamentari della Lega. «Torniamo indietro di due anni, quando l’immigrazione era senza regole, i porti aperti e gli accessi indiscriminati. Solo nel mese di settembre il numero degli sbarchi voluti dal governo Pd-M5S ha superato quello degli ultimi 8 mesi, quando Matteo Salvini era ministro dell’Interno», ribadiscono.
Neanche il Presidente del Consiglio è esente da polemiche. «Conte – concludono – vorrebbe trasformare Taranto nella nuova Lampedusa ed Emiliano tace, ma noi non staremo in silenzio».
Non ci saranno solo i No urlati dai leghisti. Ad accogliere la nave con 131 uomini, 12 donne (di cui 4 in stato di gravidanza), e 33 minori (di cui 23 non accompagnati) ci saranno anche i movimenti e le associazioni che animano la campagna #ioaccolgo. Per i promotori del presidio, “quegli uomini, quelle donne e quei bambini sul ponte di poppa della Ocean Viking, i volontari di Sos Mediterranee e di Medici senza Frontiere, da domani non saranno più soli”.